Andrea De Candia – Frasi sulla Natura
La pioggia arriva quando ha paura che la si stia dimenticando.
La pioggia arriva quando ha paura che la si stia dimenticando.
Ti ringrazio vento, perché ti dai un gran da fare: mentre mi godo il fresco, l’aria sta a sudare.
Osserva le conchiglie, vedi quelle striature? Sono state le unghie di un appassionante disperato che voleva trovare il suo genio nel cuore.
Sopra i miei vulcani bianchi, due crateri marroni a diffondere la lava dello sguardo.
I mari sono umili. Loro le creste le abbassano sempre!
La baia è un orecchio di mare.
Il mare ha milioni di rughe, eppure si accetta così com’è.
Come vorrei avere la tenacia delle onde! Subito si lanciano in avanti, tese verso il loro obiettivo – sempre lo stesso – e puntualmente il mare le trascina via! Sanno già di fallire, di non riuscire, eppure non perdono mai la cocciutaggine né l’ambizione.
Se rimani sulla spiaggia a fissare la superficie del mare, ti sarà negato il suo abisso. La profondità è uno sforzo, è l’andare incontro al profondo; è un incontro che dello scontro ha solo l’iniziale e ingannevole parvenza.
Nel tutto è compreso anche “il tutti”.
Il corpo è il confine del dentro, che ha fine nel fuori.
La felicità è così confusa, eppure l’infelicità è così chiara.
Poesia è metasentimento.
Sono un pazzo calmo.
Hai da compiere una scelta: nobile o borghese, pratico o metafisico. La via di mezzo è una spaccatura, è un abisso. Ci si può rifugiare per sempre in un abisso?
L’ambizione più sana consiste nel voler arrivare ai cuori della gente.
Non pensare ad essere più generoso, pensa ad essere soltanto un po’ meno egoista.