Angela Cicolari

Angela Cicolari – Scienza e tecnologia

Questa è solo la scellerata cecità di un Padre verso i suoi figli, invidiando quello che non possono avere, né essere. La mattanza per costruire i suoi eletti, credendo di dare loro l’eternità e l’autorità degli dèi, nutrendoli dell’energia ottenuta con un sacrificio, sta aggiungendo un altro fuoco all’altra estremità della candela, non ad una persona, ma a tutto l’universo e alle dimensioni ad esso collegate. La fine è il nulla eterno, raggiunto per il desiderio di conquista e sottomissione. Alla morte e all’estinzione si deve forse ubbidire? Consumano le stelle, ingoiate dal potere celeste che tutto vuole per sé, incapace di tornare sui suoi passi, macellando, odiando e invidiando per sottomettere la materia e la natura della materia, o forse la natura dell’anima, condannando la vita alla fine senza ritorno, consumata nella bramosia di eterno. Non è disobbedienza, cattiveria, o vanità, nemmeno frutto dell’immaginazione, la scienza non è un’opera, è invece il modo di vedere più obiettivo che esista, non ha recriminazioni, non vuole ottenere niente né trasformarsi in qualcos’altro, mette ogni cosa nella giusta prospettiva, se si vuole vedere più lontano del proprio naso.

Angela Cicolari – Scienza e tecnologia

L’universo è un immenso organismo vivente, la storia è la sua linfa, i mattoni della strada. Se ci fosse una zona in cui si sono sviluppate delle cellule cancerose di solito la cura è una sola, la chemioterapia, che si potrebbe paragonare ad una guerra. Dolorosa, crudele, insensata in quei termini di distruggere i cattivi insieme ai buoni, ma l’unica via. Se si evita, quella zona infetta crescerà fino alla morte di tutto il corpo, in questo caso il cosmo. E quando succederà che l’uomo raggiungerà le stelle e conoscerà altre razze, perché è una questione di tempo, porterà questa zona infetta con sé, estendendo le cellule malate, che si credono sane, inglobando quelle sane, che giudicheranno malate per poi infettarle. Anche se sarà una zona circostritta paragonata all’universo, milioni o forse miliardi di anni luce, il corpo intero morirà. Insieme all’infezione, ma anche a quelle zone pulite, usate per moltiplicare il male e migliorarne le apparenze. Quando tutto si sarà spento, e niente resterà per ricrearlo, nel nulla contrario al costruire, forse una ragione ci sarà. L’estinzione di un organismo nato dalla morte, è il risultato di quelle fredde leggi matematiche che girano e poi si ripetono obbedendo sempre al loro principio, mutano la vita ma mai loro stesse. Tutto ne è regolato, anche chi crede di evitarle ne è guidato, più degli altri, o di chi pensa di sfuggire al proprio male e al destino indossando il bene di un altro. Lascio volentieri il tentativo ad altri, nel loro menù a causa di un desiderio spirituale di… cannarsi.

Angela Cicolari – Scienza e tecnologia

Una Luce non può essere infinita e illimitata, come qualsiasi energia avrà un suo ciclo vitale prima di spegnersi, nel limite chiuso dello spazio e del tempo. Continuare ad “immettere” significa sempre consumare, e una forza doppia brucerà i due interi del suo tempo, eccessivamente brillante e vigorosa. Perché un’energia per farla entrare in circolo senza danni irreparabili deve avere una essenza, una qualità di base, una forza e un flusso compatibili con il sistema di materia e spirito in cui è introdotta. Cortocircuito non è una spiegazione che illustra adeguatamente il guasto a livello subatomico e quantico che un sistema potrebbe in questo modo subire, anche se rende l’idea. E gli operatori al di là del cielo, architetti di questa realtà, nelle loro comode poltrone del controllo finirebbero coinvolti nell’esplosione del loro giocattolo, lo schermo dove la realtà, che è ovunque una, scorre per non-infinite possibilità, morendo insieme al loro vertice, anche se dovessero essere in pausa caffè.

Angela Cicolari – Scienza e tecnologia

Ho un’idea piuttosto strana della magia. La vedo nelle dure leggi della fisica, ma senza imporre alle leggi quello che so o che credo di sapere o peggio ancora quello che vorrei. La conoscenza assoluta non mi attira perché poi non c’è più spazio per l’immaginazione, che ci gira intorno cercando di dare una forma all’indistinto. Si disegna un’idea, ma nessun pensiero può cambiare quella forma, l’essere. Non chiamerei magia sottomettere una legge alle proprie aspirazioni, significa odiare la natura che non vuole assecondare i desideri tiranneggiati con la forza. Se lo facesse, non mi fiderei di questa apparenza. Una struttura non muta a casaccio sottomettendosi a chissà quale grande potere. Una formula, qualsiasi, si fonda prima di tutto sulla legge e non su un desiderio, e si svolge nel tempo, breve o lunghissima. Il risultato giusto o sbagliato dipende dallo svolgimento, e può essere solo quello che in effetti già è. Si vede quindi prima, solo se lo si vuole vedere, oppure, se si è in grado di vederlo. Mettersi a fare la guerra contro il risultato perché non piace, anzi contro la stessa legge che dice chiaramente quello che sarà e tuttavia fregandosene altamente, ha un che di nefasto. Sfidare la matematica vuol dire sfidare l’universo intero e le sue leggi, non si gioca solo contro una vita, ma proprio contro la Vita generale, e questa non è una persona, nonostante i brutali tentativi di sostituirsi ad essa.

Angela Cicolari – Scienza e tecnologia

Destino disastroso, se si vuole la bellezza di qualcuno solo per vestirsene e trasformarsi in quello che non si potrà mai essere, pretendendo che la maschera di buona fede e salvezza possa riparare dalle conseguenze. E Dio che pretende di compiere ogni male e poi rimediare ad esso, bramando sempre più spirito e luce per il figlio unigenito e la creazione, sentendosi superiore alle leggi fisiche, ha perduto tutto nel modo peggiore nell’unica cosa che non sarà in grado di fare: smettere di volere quel troppo per lui che lo porterà alla morte, che sta assorbendo e ne è ormai assuefatto, distrutto nell’intimo del cuore di ogni cosmo e universo. Non è la matematica il suo nemico e ostacolo per i suoi disegni. Nemmeno se diventerà più bravo di Einstein potrà inseguire i suoi progetti. Persino aggirare una legge fisica resta sempre dentro gli schemi di altre leggi. Quello che cerca è rendere il male appropriato e salvifico perché lo ha scoperto con terrore in colui che più amava: suo Figlio. Allora cerca di cucirgli addosso un’immagine che non gli appartiene, la mia, e a me addossare il suo male. È davvero convinto che cambiare nome cambia l’essenza profonda della vita. Se Dio è diventato il distruttore della vita, e suo figlio il Messia è ormai irrimediabilmente andato patocco (e cerca di vendicarsi su di me perché crede, con ira, omicidi, menzogne, arraffamenti, desiderio di quello che non gli appartiene per darlo ai suoi figli, che sia mia la colpa), da nessuna parte potrà trovare sostituti o salvezza da un male che ha intrapreso lui e che lo porterà solo all’estremo capolinea. Una verità che brucia, ma sempre verità, e non l’ho inventata io. Costruirsi un paradiso con l’essere di qualcuno perché si invidiava, non può che portare all’inferno, qualunque astuzia si usi per evitarlo.

Angela Cicolari – Scienza e tecnologia

Ed ora Dio sta macellando e stuprando l’intera creazione per nutrire e salvare sua moglie, Sophia. Direi che lo ha perso per sempre il diritto e la sua autorità sulla creazione. La verità, che non tollera, secondo una legge fisica immutabile, nessuna modifica strutturale, gli restituirà quello che ha fatto. Spero però, che anche un danno atomico così vasto e profondo non sia veramente irreparabile.

Angela Cicolari – Scienza e tecnologia

È importante fare una distinzione tra bene e male, ma tra il bianco e il nero non avrebbe senso, nessuno dei due si identifica con virtù e malvagità; come il giorno non è migliore della notte o viceversa. L’universo è costruito sopra il Tao, come un computer funziona con un flusso di 0 e 1 sostanziali sopra la materia. Neanche tra il rosso e il blu c’è questa differenza, è solo una costruzione decifrabile dalla scienza e non dalla morale. Può succedere un evento che li destabilizza entrambi, quando il criterio e la sensatezza vengono meno. Se questo evento è provocato da chi è a guardia della stabilità, cioè dal Padrone del Tao, il Serpente, le speranze di uscirne vivi sono poche. Sia il rosso che il blu, quindi, o il bianco e il nero, che dir si voglia. Se un lato della medaglia cade, l’altro lo segue a ruota, così gli altri rami o universi che si diffondono in giochi di luce riflessa da una matrice finita in corto. E questa Fine tanto osannata a chi gioverà se fine di tutto significa proprio annullamento, fine di tutto. Chi ne godrà? Materia consumata, spirito sciolto, il nulla. Nessuno schermo manderà immagini perché non esisterà più neanche lo schermo, chi lo guarda e quello che esso riproduce. Se uno dei due, lo zero o l’uno, si dissolve, lo schermo diventa… piatto. Se parlo così del serpente è perché ho tendenze fasciste? Direi che è un po’ più complicato di così, la realtà è molto più complicata, perché il fascismo lo aveva voluto il serpente. Fascio e serpente sono la stessa cosa. Un cinque o un sei o un sette sono parte della stessa numerazione. A volte ha solo bisogno di “ciccia”, di spirito e sangue per tonificare il sistema e sostenerlo. Questa volta, per farlo diventare immortale. Ma tutto è un cerchio chiuso, e anche un quadrato allo stesso tempo. Quindi, una ribellione, contro chi sarebbe? Le due parti, di fronte come ad osteggiarsi, sono la stessa persona, che si ricambiano lo sguardo. Ci sono anche gli errori di calcolo. Perché l’ha fatto l’erroruccio, alla fine, determinato dall’avidità. Ha voglia ad inventare nuovi veleni da cui estrarre e succhiare spirito per la vita eterna e la bellezza, se questo spirito è la sua morte. Il limone sarà la morte delle cozze, ma io sono effettivamente la morte sua. La mia vita lo salverà, la mia morte lo perderà. Non è mia la colpa né la volontà, ho detto mille volte di non farlo, a Cristo e a suo Padre. Fine di questi due lati della medaglia, pipistrello e serpente insieme, che poi, sempre di vampiri si tratta. Non auguro che il mio sangue gli vada di traverso, questi sono il tipo di auguri che fanno loro, ma li avverto, solo secondo leggi fisiche e scientifiche, che provocherà qualche irrimediabile indisposizione universale e dimensionale, insieme alla loro distruzione.

Angela Cicolari – Frasi Sagge

– A chi credono si riferisca la sua nostalgia?– Poverini, gli angeli di Dio si illudono di tenerla chiusa in scatola.– Avrebbero il suo corpo, non la sua mente e il suo cuore.– Non credo gli interessi, se questo gli conviene. Non hanno la minima dignità, sanno benissimo di togliere il sole, e disgustarla, ma continuano a insistere, seguendo la loro libido morale e cupidigia. Fanno di questo Dio lo zimbello dei cieli.– Dovrebbe sopprimerli, ma se sta bene a lui… forse è il loro modo di masturbarsi. La disonestà porta comunque disastri, che si creda o no di far bene, che li seguiranno in ogni tempo e luogo.