Anna Cosentino – Stati d’Animo
Ti credevo diverso. Ti credevo sensibile, affabile ti credevo unico, ti credevo diverso dagli altri, ma ho capito che sei diverso da come ti credevo io.
Ti credevo diverso. Ti credevo sensibile, affabile ti credevo unico, ti credevo diverso dagli altri, ma ho capito che sei diverso da come ti credevo io.
Posso sembrare fredda, impassibile e lo divento se e quando, intorno a me, vedo ignoranza e menefreghismo, quindi non pensare a me, ma rifletti su di te.
E se mi cerchi e non mi trovi, è perché mi son nascosta bene.
Chi non capisce i miei dolori, i miei desideri, i miei sorrisi non potrà mai capire il mio cuore.
Ho perdonato tante volte, ho cercato di capire se l’errore l’avessi commesso io. Sono una di quelle che preferisce dire le cose in faccia e chiedo scusa se sbaglio, ma mi accorgo di essere circondata da gente falsa che critica alle spalle e poi davanti sorride. Sono circondata da gente che dice “scusa, è stata una settimana intensa, non ho avuto tempo”, peccato che il tempo mancasse solo per me. Ora ho capito che questa gente non merita la mia presenza, la mia amicizia e il mio affetto, quindi chiudo una porta per sempre.
E ricordatevi di non cercarmi neanche quando ne sentirete il bisogno.
Sono sempre stata cercata per bisogno, ora ho bisogno io di allontanarmi dalle persone.
Io sono così, semplicemente me stessa.
Il mio errore è stato fidarmi del lupo e scacciare l’agnello.
Il tempo aiuta è vero, ma se non ci metti il cuore niente ha valore.
A volte si crede che dietro un “ciao tesoro” e un sorriso ci sia una grande amicizia. Invece può essere semplicemente un modo per tenerti “contenta”. Io non mi accontento più: se non c’è sincerità nelle parole e nei gesti non mi interessa, preferisco star sola.
Forse a qualcuno non è chiaro: nessuna invidia, tanta indifferenza!
L’unica cosa che rende fiera di me, è di non essere come te.
Non chiedo la luna, solo un pizzico di fortuna.
I sogni sono costosi e non tutti possono permettersi di realizzarli.
La vera soddisfazione è restare se stessi in un mondo di falsi.
Provo tristezza per chi entra nei profili di parenti e amici per commentarsi le foto, devono sentirsi parecchio soli.