Anna Maria D’Alò

La donna è il cuore di un fiore, non strappare la primavera!

L’uomo è un’acrobata in cerca di applausi nel Circo che cambia sempre i suoi giocolieri.

L’ingenuità, in una donna, è un pregio e un difetto. Un pregio perché la rende ancora un po’ bambina, un difetto perché la rende ancora preda.

La poliedricità della donna è scolpita nella sua natura di essere sfaccettata come un diamante per donarsi e brillare con i suoi vari volti protesi sempre alla luce della speranza.

L’uomo è un continuo divenire e trasformarsi in diversi se stessi, sconosciuti ai precedenti.

L’uomo è un mosaico di tanti se stessi che si compongono e si sfaldano.

La donna farfalla è una donna che, dopo lo lo stadio larvale, dopo le umiliazioni rinasce più forte, più bella, più sicura di sé e sa volare anche senza ali.

Mentre lui si preparava ad accarezzare il suo corpo, lei si accingeva ad accarezzargli l’anima.

La donna ha mille, volti che piangono, lottano, ridono, amano senza riserve, soffrono, rinascono, ma una sola anima che li fonde per essere donna.

L’uomo va avanti credendo che il meglio dovrà ancora arrivare e intanto perde ciò che ha tra le mani.

L’uomo viene dal buio alla luce e ritornerà nel buio per rinascere alla luce.

Una donna ti può mostrare qualunque lato del suo corpo, ma tu la conoscerai solo guardandola negli occhi.

L’uomo è un mosaico di infiniti puzzle colorati che incastra nel quadro del suo vissuto e del suo incompiuto, cercando di eliminare i tasselli dai colori sbiaditi.

La paternità è come una mamma senza utero con mille braccia per cullare il futuro del suo frutto.

Quando la sua assenza diventa costante presenza, ormai abita in te come un albero con le sue radici.

Quando la tua ombra s’ingigantisce sul tuo corpo è allora che senti freddo dentro l’anima, perché ti accorgi di essere sola lungo il viale della sera ad attendere la luna che illumini i tuoi passi verso la notte.

L’uomo si sente prigioniero quando dipende dagli altri per decidere della sua vita.