Antonio Curnetta – Sogno
Il problema di chi sogna è che non si gode mai abbastanza la realtà.
Il problema di chi sogna è che non si gode mai abbastanza la realtà.
Anche alla fine delle giornate più dure, non tutto è perduto. Ci restano i sogni.
I sogni dicono chi siamo, ancor più delle nostre azioni, perché solo nei sogni siamo veramente liberi.
Il sogno è la degna prosecuzione di una bella giornata, mentre il sonno è la consolazione minima dopo una brutta giornata.
Per oggi basta realtà!Adesso voglio sognare.
E comunque il letto rimane il posto più vicino al mondo dei sogni.
Tutti i pensieri illuminati dalla luna diventano sogni.
Se di notte è buio è perché quello che si sogna è più importante di quello che si vede.
Non preoccuparti del domani. Finché non arriva, è soltanto un sogno.
Le notti passano, ma certi sogni restano.
Le notti migliori sono quelle in cui cominci a sognare ancora prima di addormentarti.
I sogni devono ispirare il nostro operato. Quelli che costituiscono una fuga dalla realtà, per quanto belli e a volte necessari, possono diventare pericolosi. Sognare è sperare, non costruire realtà artificiali.
Il sogno è quell’altrove in cui vorremmo essere, lontano ma non irraggiungibile. Certe notti basta chiudere gli occhi.
Il sogno è un ponte tra l’oggi e il domani.
Guardatevi intorno con attenzione e se quello che vedete non vi piace, guardate oltre: oltre non si finisce mai.E sognate, perché i sogni sono l’unica medicina che può curare la realtà e può persino guarirla.
Non è stato realizzato nulla che prima non sia stato sognato.
I sogni sono come le stelle. Col tempo si allontanano, si nascondono ma non si spengono mai.