Aristotele – Filosofia
Un tutto, è ciò che ha avuto un inizio, una metà e una fine.
Un tutto, è ciò che ha avuto un inizio, una metà e una fine.
È a causa del sentimento della meraviglia che gli uomini ora, come al principio, cominciano a filosofare.
E se i Guardiani non sono felici, chi altri lo potrà essere?
Le rivoluzioni non sono sciocchezze, ma dalle sciocchezze hanno origine.
La vita è nel movimento.
Essere irragionevoli è un diritto umano.
Esercitare liberamente il proprio ingegno, ecco la vera felicità.
È probabile che l’improbabile accada.
Chi non conosce il suo limite tema il destino.
É nella natura del desiderio di non poter essere soddisfatto.
È nella natura del desiderio di non poter essere soddisfatto e la maggior parte degli uomini vive solo per soddisfarlo.
Il poeta è un imitatore, come il pittore o qualunque altro artista che produca delle immagini. Perciò egli deve necessariamente seguire una delle tre maniere di imitare: deve rappresentare le cose o come furono o sono realmente, o come si dice e si crede che siano, o come dovrebbero essere.
I malvagi obbediscono per paura. I buoni, per amore.
La dignità non consiste nel possedere onori, ma nella coscienza di meritarli.
Siamo tutti portati a dirigere la nostra ricerca non in relazione all’argomento in sè, ma piuttosto in relazione alle opinioni dei nostri antagonisti; e anche quando interroghiamo noi stessi portiamo l’indagine solo fino al punto in cui non intravediamo più obbiezioni.
Noi siamo quello che facciamo costantemente. L’eccellenze quindi non è un atto ma un’abitudine.
Compiendo cose giuste diventiamo giusti, compiendo cose moderate diventiamo moderati, facendo cose coraggiose, coraggiosi.