Carl (Karl) von Clausewitz – Verità e Menzogna
Poichè il talento e il genio agiscono all’infuori delle leggi la teoria, si trasformano nell’antitesi della realtà.
Poichè il talento e il genio agiscono all’infuori delle leggi la teoria, si trasformano nell’antitesi della realtà.
Spesso è assai difficile dire, nel caso concreto, dove termini la forza di carattere e cominci la testardaggine.
È sempre in base ad un presentimento vago della verità che si è costretti ad agire.
Tutto si configura diversamente quando passiamo dal regno delle astrazioni a quello della realtà.
La paura è diretta alla conservazione fisica, il coraggio alla conservazione morale.
La risolutezza sorge soltanto per un atto dell’intelligenza che, divenuta conscia della necessità del rischio, con questa necessità determina la volontà.
La timidezza naturale degli esseri umani, che vede soltanto un lato d’ogni cosa, li fa, con la prima impressione, propendere verso il timore e l’esagerata cautela.
Ogni attacco deve terminare con una difesa.
Per quanto riguarda la deduzione degli effetti dalle cause si presenta spesso una difficoltà insormontabile: non si conoscono affatto le vere cause.
Mentre la nostra ragione si sente spinta alla chiarezza e alla precisione, lo spirito è spesso attratto dal vago.
L’assoluto, la cosiddetta certezza matematica, non trova in nessun luogo una base solida nel calcolo della guerra.
Lo stesso fine politico può produrre effetti totalmente diversi su popoli diversi e, anche sullo stesso popolo, in epoche diverse.
Nell’emozione del momento i sentimenti dominano gli uomini più fortemente dei pensieri.
Non si può biasimare un metodo se non se ne sa indicare un altro migliore.
Tanto più lo scopo della guerra verrà a coincidere con il fine politico e tanto più puramente militare e meno politica sembrerà essere la guerra.
La guerra non è nulla più che un proseguimento della politica con altri mezzi.
I più grandi uomini di tutti i popoli famosi nella guerra appartengono sempre e soltanto ad epoche di un’alta civiltà.