Chiara Micellone – Sogno
Se non puoi o non vuoi afferrare la mano di una persona non farlo, ma non osare appenderti ai suoi sogni.
Se non puoi o non vuoi afferrare la mano di una persona non farlo, ma non osare appenderti ai suoi sogni.
Il silenzio assenso è un suicidio di massa.
Il mondo va storto perché tutti quelli che hanno davvero qualcosa da dire stanno zitti.
Mi piacciono le persone che non hanno bisogno di dimostrare niente a nessuno, che sanno chi sono e dove vanno, ma lo fanno in silenzio.
Il silenzio assenso è un suicidio di massa.
Le parole più importanti le ho dette attraverso i miei silenzi.
Credo che ognuno a modo suo si trovi metaforicamente ai bordi di un ponte: il ponte della vita. Da un lato la normalità, dall’altro la follia. Sta a noi non oltrepassare il confine, ma non resteremo mai al primo lato.
Non confondere mai la tua vita con un rapporto sentimentale. Non commettere l’errore di camminare su una strada che non è la tua, perché un giorno potresti perderti e ritrovare il tuo sentiero sarà molto difficile.
Il problema non sono gli scheletri nell’armadio, quelli li abbiamo tutti. Il problema è non finirci in quell’armadio, perché si rischia di non uscirne più.
Ho imparato che non si aspetta un giorno migliore, ma lo si crea.
Credo che ogni momento abbia il proprio valore, perché è unico e carico di emozioni. Gli attimi non si rivivono, bisogna limitarsi a custodire i propri ricordi, senza rubare tempo al presente. Non è freddezza, non è insensibilità, è una realtà scomoda che va accettata con forza e coraggio.
“Al cuor non si comanda”, io dico che “all’inconscio non si comanda”.
Nella vita non potremo mai essere accettati da tutti, e questo è il primo passo per iniziare ad accettarci per quello che siamo.
Nasconderai la tua amarezza dietro alla tua stupida ironia, quella di chi vuole essere frainteso.
Non è vero che non puoi sconfiggere il male che c’è dentro di te. Chi è davvero cattivo è male, il male non ce l’ha dentro, ce l’ha dappertutto e la cosa peggiore è che non se ne accorge. Comincia pure a sostituire la parola “male” con “consapevolezza”, sei a metà dell’opera e non te ne accorgi nemmeno.
È molto più facile scoprire il corpo che scoprire l’anima.
Non c’è bisogno di chiedere scusa agli altri a volte, perché i debiti in certi casi restano solamente con il nostro orgoglio. Allora impariamo a perdonarci e prendiamo in mano la nostra vita, dobbiamo dare a noi stessi un’altra possibilità. La vita va avanti, le persone vanno avanti, non ha senso essere prigionieri di se stessi.