Edvania Paes – Stati d’Animo
Mi esaltano i giorni di tempesta, la pioggia che mi sferza il volto. Sopratutto in senso metaforico.
Mi esaltano i giorni di tempesta, la pioggia che mi sferza il volto. Sopratutto in senso metaforico.
Sono stupita di come riesco ancora a stupirmi per certe stupidità. Sarò stupida?
Per chi sa volare con l’immaginazione. Le ali non servono.
A qualcuno trasmettiamo pace. Ad altri, turbamento. Però siamo sempre noi. Come il mare, a volte sereno altre volte turbolento. In fondo tutti siamo un po angeli, un po demoni. La differenza sta negli occhi e nel cuore di chi ci osserva.
Il tiepido sa di dimenticanza. Di fine. Le cose che restano bruciano o gelano ma si sentono per davvero.
Troppe cose per la testa. Una sola nel cuore.
Mi manca quel modo spontaneo di fare. Mi manca il sorriso sincero. Il cuore aperto. La semplicità. La purezza d’animo. Mi manca.
Il futuro non va programmato, costruito e nemmeno atteso. Il futuro va vissuto ogni momento. Perché non è altro che la conseguenza di quello che fai ora.
Il cielo non smetterà di piangere fin che i miei occhi non smetteranno di piovere.
Non so dove sono andata a finire. Ho le quattro frecce. Se qualcuno mi vede è pregato di lampeggiare.
Nei miei rari momenti di lucidità. Non ci capisco niente.
Non sono le calorie a fare ingrassare, ma la freddezza. Visto che al caldo, sciogli i grassi, mentre al freddo, ingerisci.
Tutto procede. Non come vorrei. Ma sicuramente per il meglio.
La vita è una corsa continua. Chissà quante cose dovremmo sbrigare prima di cominciare a vivere?
Non mi hanno mai convinte le persone che cercano a tutti i costi di dimostrare che nella loro vita sia tutto rose e fiori. Secondo me chi non vive tra cielo e inferno non è affidabile.
L’unica cosa concreta che abbiamo in questa vita; sono le nostre illusioni.
Paradossalmente i miei sbalzi d’umore sono la mia rovina e la mia salvezza.