Emilio Fornasa – Vita
Sento dunque sono.
Sento dunque sono.
La materia non è la realtà ma ne è soltanto la scorza.
La vita serve per imparare a essere.
Si fa prima a essere eroi che santi.
La vita è come un libro: ogni giorno è una pagina, ogni passo è una riga.
Fingere ciò che non si è significa vergognarsi di se stessi.
La vita per vivere deve continuamente morire. Come una scatola di fiammiferi.
Non sono le dimensioni dell’universo che mi sgomentano, poichè posso cambiare scala di riferimento finchè voglio, ma il suo significato.
Senza materia non c’è tempo e il tempo è la materia che si trasforma.
L’uomo moderno è come il macchinista che spala furiosamente carbone nella caldaia, senza mai sporgere la testa fuori dalla cabina, senza guardare se la ferrata è sgombra, o se almeno esistano i binari.
Se Andrea, di Pietro della Gondola detto, non avesse mai incontrato Giangiorgio Trissino, per noi oggi Palladio sarebbe soltanto il nome di un elemento chimico.
La legge è uguale per tutti. Gli avvocati e i giudici no.
Chissà se il mondo, nella sua immensità, sa di esistere? L’uomo, sua scheggia insignificante, di essere al mondo, lo sa.
La furbizia sta all’intelligenza come la tattica sta alla strategia.
A chi non aveva il necessario non basterà nemmeno il superfluo.
È difficile credere nella bontà di Dio davanti al leone che scanna la gazzella ma è impossibile non credere alla sua esistenza di fronte alla infinità di tracce che ci ha seminato intorno.
Chissà se a Dio dispiacciono di più le bestemmie di tanti poveri cristi o le opere di tanti signori.