Emilio Rega – Vita
È come se la vita pretendesse da me un risarcimento di non so quale entità.
È come se la vita pretendesse da me un risarcimento di non so quale entità.
Le migliori intuizioni le ha il cosiddetto idiota, non l’intelligente.
Fare chiarezza significa anche e soprattutto fare i conti con se stessi.
È facile farsi le proprie ragioni, il difficile è avere ragione.
Tutta quella “gente onesta” che te lo mette in quel posto.
Scrivere: l’urgenza di riferire innanzitutto a se stessi qualcosa che si è improvvisamente disvelato ai propri occhi.
Non odio le donne; odio gli uomini che presumono di amarle.
La maledizione di vivere le cose in un modo e nel suo opposto.
Tanto segue l’uomo le sirene del mondo che ci lascia la fede.
Usa la testa e ti daranno del cerebroleso.
Il vano tentativo di tenere insieme un mondo che cade a pezzi.
Che mondo è mai questo in cui non ci si può fidare nemmeno di se stessi.
Esortazione del venditore: non pensare, agisci!
Quell’umanitarismo dolciastro delle fictions.
L’informazione morbosa o la disinformazione dei mezzi di comunicazione di massa.
La zampata dell’arrivista.
È inutile prendersela con la malasorte: occorre guardare avanti ed imparare, se occorre, a muoversi nel buio. Prima o poi uno spiraglio di luce si intravvedrà.