Emilio Rega – Società
L’effetto castrante della burocrazia.
L’effetto castrante della burocrazia.
La funzione del “capro espiatorio” in un mondo di inetti saricabarile.
L’insostenibile pesantezza dei vips.
Cos’è il popolo se non quello che noi crediamo che sia? Ma è un boomerang, ci si ritorce sempre contro, com’è giusto che sia.
L’ecumenismo dei capi.
È come se tutto congiurasse a favore delle bassezze umane.
Il pour parler dei politicanti.
È dal profondo degli abissi che il silenzio ti parla.
I “fatti” della scienza sono fatti per essere smentiti dai fatti.
Data una teoria scientifica la domanda susseguente per inverarla è: “quali aperture mi dà?”
Tutto ciò che è umano è dominato dalla magia.
“Carpe diem”? Sì, ma con coscienza.
È cercando il senso della vita che si può raggiungere il proprio bene.
La capacità di sorprendersi è l’ingrediente fondamentale della genialità.
Quella credulità sorella dell’indigenza.
Il passato pesa come un macigno sulle nostre teste e nonostante ciò non possiamo non fare i conti con esso.
La legge capestro del mercato.