Fabio Volo – Libri
Qualcuno di noi discende dalle scimmie… altri si ci avvicinano crescendo.
Qualcuno di noi discende dalle scimmie… altri si ci avvicinano crescendo.
Leggere mette in moto tutto dentro te: fantasia, emozioni, sentimenti. È un’apertura dei sensi verso il mondo, è un vedere e riconoscere le cose che ti appartengono e che rischiano di non essere viste, fà scoprire l’anima delle cose. Leggere significa trovare le parole giuste, quelle perfette per esprimere ciò a cui nonriuscibi a dare forma. Trovare una descrizione a ciò che tu facevi fatica a riassumere. Nei libri le parole degli altri risuonano come un’eco dentro di noi, perché c’erano già.
Con te sarò nuovo. Ti dico queste parole nel periodo migliore della mia vita, nel periodo in cui sto bene, in cui ho capito tante cose. Nel periodo in cui mi sono finalmente ricongiunto con la mia gioia. In questo periodo la mia vita è piena, ho tante cose intorno a me che mi piacciono, che mi affascinano. Sto molto bene da solo, e la mia vita senza di te è meravigliosa. Lo so che detto così suona male, ma non fraintendermi, intendo dire che ti chiedo di stare con me non perché senza di te io sia infelice: sarei egoista, bisognoso e interessato alla mia sola felicità, e così tu saresti la mia salvezza. Io ti chiedo di stare con me perché la mia vita in questo momento è veramente meravigliosa, ma con te lo sarebbe ancora di più. Se senza di te vivessi una vita squallida, vuota, misera non avrebbe alcun valore rinunciarci per te. Che valore avresti se tu fossi l’alternativa al nulla, al vuoto, alla tristezza? Più una persona sta bene da sola, e più acquista valore la persona con cui decide di stare. Spero tu possa capire quello che cerco di dirti. Io sto bene da solo ma quando ti ho incontrato è come se in ogni parola che dico nella mia vita ci fosse una lettera del tuo nome, perché alla fine di ogni discorso compari sempre tu. Ho imparato ad amarmi. E visto che stando insieme a te ti donerò me stesso, cercherò di rendere il mio regalo più bello possibile ogni giorno. Mi costringerai ad essere attento. Degno dell’amore che provo per te. Da questo momento mi tolgo ogni armatura, ogni protezione… non sono solo innamorato di te, io ti amo. Per questo sono sicuro. Nell’amare ci può essere anche una fase di innamoramento, ma non sempre nell’innamoramento c’è vero amore. Io ti amo. Come non ho mai amato nessuno prima… “
Io ti sento. Ti sento sempre, anche quando non ci sei.
Pensare a se stessi non è egoismo. Egoismo semmai è occuparsi solo di se stessi.
Tu hai una scatola con una misura e dalla vita prendi solo quello che sta in quella misura; tutto quello che ti capita di più grande e di più ingombrante lo lasci andare. Semplice. Non ti adatti e non vivi la vita per quello che ti offre, ma è la vita che diventa tale solo quando prende la tua misura.
È sempre più forte di me. Lo è sempre stato. Perché a lui basta una parola per farmi male. Anzi, anche meno: una parola non detta, un silenzio, una pausa. Uno sguardo rivolto altrove. Io posso sbraitare e dimenarmi per ore, passare alle ingiurie, mentre a lui per stendermi basta una piccola smorfia, fatta con un angolo del labbro.
Sentivo che mi leggeva dentro, e io avrei voluto essere più uomo con lei. Avrei voluto essere quell’abbraccio in cui desiderava perdersi. Protetta e libera di lasciarsi andare, perché tanto c’ero io a prendermi cura di lei, a difenderla dal freddo e dal male.
Alla fine sono passati due anni, ma ancora la cerco e ci penso. Cosa mi manca di lei? Mi manca soprattutto il futuro. Nel senso che mi mancano tutte le cose che ancora non so e che vorrei scoprire con lei. Mi manca tutto ciò che avremmo potuto vivere insieme.
Nei libri le parole risuanano come un’eco dentro di noi
Credendo a tutta questa storia del colpo di fulmine, conservavo la forma della verginità.Una verginità nei gesti, nei sentimenti, nelle parole.Conservavo gelosamente uno scrigno pieno di parole mai pronunciate, gesti mai compiuti, sguardi e sentimenti mai vissuti, mondi mai visitati.Alla donna della mia vita, il giorno che l’avrei incontrata, avrei donato un campo di neve immacolato, intatto, mai calpestato prima, senza nemmeno il segno di una piccola impronta.E sarebbe stato tutto suo, solamente per lei.E io, quel campo innevato, lo proteggevo.
Non ci si può unire se manca un pezzo. Ci si può solo appoggiare.
Lei è il paese dove voglio vivere.
Mi ero simpatico perché io, quello lì nello specchio, lo sapevo cosa aveva passato nella vita. Sofferenza, pianti, dolori, silenzi, gioie, risate. E anche se non era perfetto, non potevo che volergli bene, tutto sommato.
Per imparare ad amarlo ho dovuto fare il giro del mondo. E più mi allontanavo da lui, più in realtà mi stavo avvicinando. Il mondo è tondo.
Un giorno, però, lo sguardo di uno sconosciuto ti inchioda al muro. Una persona ti sfiora appena e inaspettatamente, in un istante, avverti una sensazione che non hai mai provato in tutta la tua vita. Un’emozione che quasi ti spaventa, più potente delle tue convinzioni e dei tuo valori, gli stessi che hai sostenuto e per i quali ti sei sempre battuta.
Lei per me è stata una casa con il tetto di vetro: posso osservare il cielo sentendomi al sicuro.