Fernando Pessoa – Vita
Non si è mai vissuto tanto come quando si è pensato molto.
Non si è mai vissuto tanto come quando si è pensato molto.
La vita è un viaggio sperimentale fatto involontariamente.
La decadenza è la perdita totale dell’incoscienza; perché l’incoscienza è il fondamento della vita. Il cuore, se potesse pensare, si fermerebbe.
Sentire tutto, in tutte le maniere, vivere tutto da tutte le parti, essere la stessa cosa in tutti i modi possibili allo stesso tempo.
Senza la pazzia che cos’è l’uomose non bestia sazia,cadavere differito che procrea?
La vita è ciò che facciamo di essa. I viaggi sono i viaggiatori. Ciò che vediamo non è ciò che vediamo ma ciò che siamo.
Viaggiare? Per viaggiare basta esistere.
Il poeta è un fingitore.Finge così completamenteche arriva a fingere che è doloreil dolore che davvero sente.
Credo che se io fossi un altro oggi sarebbe per me una giornata felice, perché la avvertirei senza pensarci.
Nuvole… Esisto senza che io lo sappia e morirò senza che io lo voglia. Sono l’intervallo tra ciò che sono e ciò che non sono, fra quanto sogno di essere e quanto la mia vita mi ha fatto essere, la media astratta e carnale fra cose che non sono niente, più il niente di me stesso. Nuvole… Che inquietudine se sento, che disagio se penso, che inutilità se voglio!
Oh, notte dove le stelle mentiscono la luce, notte, unica cosa della dimensione dell’universo, fammi diventare, corpo e anima, parte del tuo corpo, fa che io mi perda nel fatto di essere mera tenebra e diventi notte anch’io, senza sogni che siano stelle in me né sole aspettato che risplenda dal futuro.
Credo che il profondo sentimento che sempre mi accompagna di incongruenza rispetto agli altri, sia dovuto al fatto che di norma le persone pensano attraverso la sensibilità, mentre io sento attraverso l’intelletto.
Il tedio non è la malattia della noia di non aver nulla da fare, ma una malattia più grave: sentire che non vale la pena di fare niente.
Le mie sono riflessioni occasionali e superflue. Mi secca addirittura proporle. Ma esse non tolgono nulla al valore dell’uomo; né migliorano l’espressione del suo corpo. Ma in realtà niente altera niente, e ciò che diciamo o facciamo sfiora soltanto la cima dei monti nelle cui valli dormono le cose.
Ah, ogni molo è una nostalgia di pietra!
Sei solo. Non lo sa nessuno. Taci e fingi.
Ho mal di testa e di universo.