Francesca Zangrandi – Stati d’Animo
Io non sono una buonista, mi incazzo facilmente. La differenza è che dopo essermi incazzata divento buona.
Io non sono una buonista, mi incazzo facilmente. La differenza è che dopo essermi incazzata divento buona.
Sei così offuscata dalla rabbia che non vedi la mia sofferenza. Sono così offuscata dalla rabbia che non vedo la tua sofferenza.
Ci sono delle cose che rimangono impresse sulla pelle, e non fanno più male.
Per tutta la mia breve vita mi sono fatta domande, ho sofferto, ho cercato di capire chi ero e alla fine ogni mio testo era una rivelazione, era un modo di capire cosa accadeva dentro di me. Le mie poesie sono la mia anima, un’anima che parla a una mente che a volte vuole essere troppo razionale. Sono il mio cuore. Di questo parlano le mie poesie, parlano del mio cuore.
Ci sono emozioni che sono talmente tenere che vivono nel silenzio, non hanno parole solo comprensione e sensazione. Comprendi che le parole non ti servono più. E senti dentro te che sei in pace.
Ho passato la mia vita a sopportare e a difendermi parlando. Ora io non sopporterò più e tanto meno dovrò dare spiegazioni per questo.
Ho visto passare un anno della mia vita e io non c’ero.
È vero, il male fa più rumore, ma il bene ha radici più profonde.
Ricorda che quando si scherza bisogna ridere assieme.
Ci sono momenti della vita che si percorrono in silenzio.
C’è un silenzio che precede le mie parole e che molte volte le ammutolisce. Un silenzio che mi impongono e mi impongo perché il confronto a volte è sfibrante. Vi fa comodo il mio silenzio e vi serve. Mi serve il silenzio perché la mia voce sarebbe devastante. “Non sei la cima di tutto” mi dici e fidati lo so che è così. Ma fidati anche che nemmeno respiro totalmente in questo fango che tanto annebbia gli animi. Non mi vedi e se grido non mi vuoi sentire. La mia vita non percorre le tue vene ma le mie ed è il mio sangue che intacchi e che rendi invisibile. Non te lo permetto, non ti ferirò mai in vita mia ma non te lo permetto più.
Esistono persone che trovano l’arte dentro loro e negli altri e altre solo in altri… che sono anch’essi artisti! Ma artisti che attendono un equilibrio e che finché non lo trovano parlano dell’equilibrio degli altri. Sii la tua arte e parla di te.
“Noi viviamo negli occhi degli altri” quindi uccidere degli occhi significa vivere di meno.
L’unica cosa positiva dei tagli sono le cicatrici.Che ti ricorderanno per sempre chi sei stato e chi sei ora.
Ho appena visto un video su internet dove parlano di un evento privato di una persona che sinceramente non mi piace, ma nonostante questo penso che sia una malvagità esporre e godere il suo dolore. Mantenere i propri principi o ideali non significa sputare schifezze su ideali differenti per dimostrare che sono peggiori, perché, oltre che abbassarsi a un livello inferiore, risultano i propri ideali deboli. I miei principi, i miei ideali non hanno bisogno del dolore altrui, né delle sporche soddisfazioni… Sono saldi e so che sono validi anche da soli, senza dimostrazioni.
Le persone veramente buone non sono quelle che subiscono tutto in silenzio, ma quelle che quando rispondono non rispondono con il male.
Il potere più grande che noi abbiamo è quello su di noi.