Francesco Costanzo – Vita
Al di sopra della valle voliaquila solitaria.Il silenzio del tuo mondoè rottosolo dal soffiodel ventocontro le tue ali.Sotto di teun mondo brulicante.
Al di sopra della valle voliaquila solitaria.Il silenzio del tuo mondoè rottosolo dal soffiodel ventocontro le tue ali.Sotto di teun mondo brulicante.
Madre terraAmo la terra con i suoi profumibagnatidi pioggia ristoratricee rigeneratrice.Amo la terramadre del bene e del male.Amo la terraperché iosono il suo cielo.
La forza dei deboli è nella solidarietà.La debolezza dei forti è la solitudine.
Anch’io sono un girasoleUn giorno morendo, voglio che mia figlia sappia che il “il suo papà”, se qualche volta ha peccato, ha peccato per amore. Voglio che sulla tomba sia scritto: “il girasole sbocciò fra le colline sul bordo del dirupo… poi un giorno il vento crudele strappò il girasole e lo portò nel buio”.
CarnevaleNemmeno un coriandolosui miei abiti.Il carnevale se ne vasenza di me.
Silenzio nella campagna, un cane abbaia lontano, un leggero fruscio fra i rami d’alberi solitari con le gemme pronte a schiudersi ai primi tepori di una precoce primavera. Silenzio dentro di me, sol un ronzio delle mie orecchie, un senso di pace, la vita che prosegue, uno sguardo al mio passato, non più pesante. La pace, solo quella pace che ti può dare la natura; poi un erotico moto mi pervade, antico, mi spoglio dei miei abiti, mi rotolo nudo sull’erba, e rido, grido, gioisco ed urlo che la vita è bella “nonostante”.
L’universo brilla di tante luci; ma quante di esse sono vere stelle? Quante stelle mi è sembrato di incontrare nella mia vita! Ma erano solo effimere lucciole! Stelle vere poche. Tutto ciò mi fa sentire più solo, ma anche più forte.
“L’alba”.Quando il silenzio profumato della notte cede il posto ai primi rumorosi e maleodoranti sbadigli.
ScissioneMente separatada un corpoche anelitaad essa.Allucinazione continuaquesta vita vissutadicotomicamente.
Ormaile luci cominciano a spegnersile ombre cominciano a espandersi sul palco.Gli attori si allontanano lentamente dal teatro.Fuori la luna opaca e velata li attendementre un monte freme di farla tramontare.
Fiore d’albero forteaspetti l’operosa apeche si riposi nella tua corollane succhi il nettarefecondando in tela gioia di vivere.
Onde del maresballottate le mie membrapiù forte che potete.Esse son vogliose di vitae voiscandite il ritmo della mia vitacome bambino dondolatoda una culla che canta dolce nenia.
EtnaOggi ho accarezzatocol mio sguardoil profilo stagliato nel cielo,col sole dietro al tramonto,della mia amata Etna.Accarezzavo le formesinuose e selvaggedi una femmina misteriosa e capricciosa.So che nella sua valleè il mio regno di uomoche cerca continuamenteil mistero nelle viscere di un vulcano.
Notte siculaubriaca di profumo di zagarafai sorgere un nuovo giornoubriaco di profumo d’amore.
Guai agli uomini che non avranno vissuto nel deserto. Guai agli uomini senza dubbi. Guai ai demagoghi vermi. Verrà il regno della solitudine: chi non avrà la vera forza di chi ha vissuto nel deserto sarà condannato a vivere in eterno attaccato all’ombelico gangrenoso di altri miseri uomini.
La ricerca dell’armonia è quanto di più immorale l’uomo possa compiere, poiché la cerca nell’ordine e l’armonia è nel disordine. Il Caos rende bella la natura.
VeritàOgni uomoti trovaquando guarda il mondodall’alto di una montagnaquando fissa il cieloin un notte di stelle.