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Francesco Costanzo

Francesco Costanzo – Vita

Anch’io sono un girasoleUn giorno morendo, voglio che mia figlia sappia che il “il suo papà”, se qualche volta ha peccato, ha peccato per amore. Voglio che sulla tomba sia scritto: “il girasole sbocciò fra le colline sul bordo del dirupo… poi un giorno il vento crudele strappò il girasole e lo portò nel buio”.

Francesco Costanzo – Vita

Silenzio nella campagna, un cane abbaia lontano, un leggero fruscio fra i rami d’alberi solitari con le gemme pronte a schiudersi ai primi tepori di una precoce primavera. Silenzio dentro di me, sol un ronzio delle mie orecchie, un senso di pace, la vita che prosegue, uno sguardo al mio passato, non più pesante. La pace, solo quella pace che ti può dare la natura; poi un erotico moto mi pervade, antico, mi spoglio dei miei abiti, mi rotolo nudo sull’erba, e rido, grido, gioisco ed urlo che la vita è bella “nonostante”.