Francesco Galizzi – Vita
Nella vita le scelte da fare sono solo due: il tipo di persona che vuoi essere e il tipo di persona con cui vuoi stare. Tutto il resto viene di conseguenza.
Nella vita le scelte da fare sono solo due: il tipo di persona che vuoi essere e il tipo di persona con cui vuoi stare. Tutto il resto viene di conseguenza.
Ognuno è indispensabile solo a se stesso.
Penso che le persone siano come scatole.Quando nasci dentro di te ci sta appena quel che basta per poter vivere. Cresci, e si fa spazio per la voglia di scoprire il mondo. Poi ti riempi di sempre più cose, esperienze, delusioni, conquiste, emozioni, ricordi di tutti i tipi.Ad un certo punto smetti di crescere, e dentro di te hai sempre quelle stesse cose, forse tante, ma già vissute. Finché un giorno ti accorgi che manca qualcosa: colpa della scatola che si sta rimpicciolendo. Da lì in poi sempre più cose t’abbandonano. La scatola si fa sempre più piccola, tanto che di lì a poco non c’è più spazio nemmeno per quel che serve per poter vivere.
Il più delle volte la felicità è una scelta.
Quello che chiamiamo caso è la nostra stessa incapacità di capire che ogni giorno sette miliardi di persone, che vivono ognuna secondo le proprie idee, compiono delle scelte, le quali poi influenzano più o meno indirettamente la vita di tutti gli altri.
È da un po’ di tempo che non vivo più.
Passiamo la vita a costruire certezze che nei sabati sera cerchiamo di fuggire.
Per me diventare adulti significa cercare di capire quali siano realmente i propri bisogni, impegnandosi poi al fine di soddisfarli, avendo sempre chiaro il contesto sociale in cui si agisce.
Vivendo soffro. Soffrendo vivo.
Ci sono dei pensieri che hanno di per sé poco o nessun senso, impressioni decadenti della realtà che però quando raccontate possono spiegare sensazioni ed emozioni ad un primo momento imperscrutabili. Un po’ come capire la vita ricordando i sogni.
Sono pieno di Stelle. Vuoto come l’Universo.
Mi dispiace, ma proprio non ce la faccio ad essere felice. Posso essere distratto, intrattenuto, persino divertito. Ma felice mai.
Cercando la felicità della mia infanzia ho trovato la disperazione di non poterla riavere.
Ognuno vive in un mondo in cui le proprie paure hanno pieno fondamento, l’insuccesso è causato dall’intervento di altri e la diversità è superiorità. O forse solo io.
Dai alla gente qualcosa per cui piangere e smetteranno di chiederti qualcosa per cui sorridere.
Vorrei essere l’universo, e annegare nella consapevolezza di me stesso.
L’importante è che qualcosa importi.