Francesco Iannì – Verità e Menzogna
Scrivi pure quello che vuoi; ognuno fa suo ciò che legge e lo interpreta a seconda del proprio vissuto.
Scrivi pure quello che vuoi; ognuno fa suo ciò che legge e lo interpreta a seconda del proprio vissuto.
L’incertezza del dubbio, paradossalmente, rimane l’unica nostra certezza.
A cosa serve mentire, se poi gli occhi mi tradiscono sempre?
Siamo tutti presi da contrari, da polarità vitali quali vita e morte, amore e odio, bene e male, che spesso, fingendo di repellersi, finiscono per attrarsi.
Lo sbaglio più grande che possiamo commettere è credere che l’altrui visione di noi stessi sia più corretta della nostra immagine che vediamo riflessa allo specchio.
Negare un problema non lo risolve.
C’è chi è troppo sincero, per dare la risposta più facile.
Costringere un arrogante presuntuoso ad ammettere di aver commesso uno sbaglio, è come obbligare una diva di Hollywood ad ammettere di essere ricorsa alla liposuzione.
Ci sono sbagli che rifarei.
Quella dell’uomo artefice del proprio destino, è una mezza verità.
In realtà, siamo tutti degli attori professionisti. E fingiamo così bene, soprattutto con noi stessi, da non accorgercene subito.
Si mente anche omettendo la verità.
Tutto termina, prima o poi. Persino la verità e l’amore hanno una data di scadenza.
Spesso mentiamo a noi stessi, quando la verità finirebbe col ferirci brutalmente. Nonostante gran parte delle nostre bugie, col tempo, alla fine spariscano.
Spesso vorrei essere una persona migliore per apparire tale anche agli altri. Ma se migliorarmi significa non essere più me stesso, allora che io possa essere il peggiore agli occhi degli uomini.
Così come la menzogna, anche la verità è solo una questione di tempo.
Tutti noi non siamo altro che il pallido riflesso di ciò che vorremmo essere. Io vorrei apparire per quello che sono, ma a volte è troppo difficile.