Friedrich Wilhelm Nietzsche – Filosofia
Si possono concepire i filosofi come persone che compiono sforzi estremi per sperimentare fino a che altezza l’uomo possa elevarsi.
Si possono concepire i filosofi come persone che compiono sforzi estremi per sperimentare fino a che altezza l’uomo possa elevarsi.
Profeti del tempo. Come le nuvole ci rivelano in che direzione soffiano i venti in alto sopra di noi, così gli spiriti più leggeri e più liberi preannunciano con le loro tendenze il tempo che farà.
Colui al quale i pregiudizi correnti non suonano paradossali, non ha ancora sufficientemente riflettuto.
Se uno ha molto da cacciarvi dentro, una giornata ha cento tasche.
Solo gli animali più acuti e attivi sono capaci di provare noia. Un tema per un grande poeta sarebbe la noia di Dio il settimo giorno della creazione.
La mia più cara cattiveria e arte è che il mio silenzio abbia imparato a non tradirsi nel tacere.
La felicità mi insegue. Ciò avviene perché io non corro dietro alle donne. Ma la felicità è donna.
L’intero apparato della coscienza è un apparato per astrarre e semplificare – non orientato verso la conoscenza, ma verso il dominio delle cose.
C’è un solo mondo, ed è falso, crudele, contraddittorio, corruttore, senza senso… Un mondo così fatto è il vero mondo… Noi abbiamo bisogno della menzogna per vincere questa “verità”, cioè per vivere… La metafisica, la morale, la religione, la scienza… vengono prese in considerazione solo come diverse forme di menzogna: col loro sussidio si crede nella vita.
Io amo i coraggiosi: ma non basta essere bravi guerrieri, si deve anche sapere chi colpire!E spesso c’è maggior coraggio nel trattenersi e passare oltre: per risparmiarsi per il nemico più degno!
Com’è venuta nel mondo la ragione? Com’è giusto che arrivasse, in un modo irrazionale.
Non esistono i fatti, ma solo le interpretazioni dei fatti.
Ciò che una volta ha mosso, è incluso ed eternato nella catena totale dell’essere, come un insetto nell’ambra.
Mille sentieri vi sono non ancora percorsi, mille salvezze e isole nascoste della vita. Inesaurito e non scoperto è ancora l’uomo e la terra dell’uomo.
Ogni anima ha un suo mondo; per ogni anima ogni altra anima è un mondo fuori dal mondo.
Il dotto, l’uomo di scienza medio, rispetto a un genio, e cioè a una creatura che o genera o partorisce, nel più ampio senso di ambedue i termini, ha sempre qualcosa della vecchia zitella: come questa infatti non se ne intende di questi due preziosissimi doveri dell’essere umano.
Una volta che si è trovato se stessi, bisogna essere in grado, di tanto in tanto, di perdersi… e poi di ritrovarsi.