Gianluca Frangella – Uomini & Donne
Che strano l’essere femminile. Seppur lo nega, più soffre più ama.
Che strano l’essere femminile. Seppur lo nega, più soffre più ama.
“Cosa vuol dire per te amore?” Stette in silenzio; la fissò negli occhi, ma non rispose. Lei non volle sapere più; aveva capito: solamente guardandolo negli occhi lo aveva capito, cosa volesse dire amore.
La femminilità è un abito che bisogna sapere indossare.
Il vero pericolo, nelle città moderne, è sentirsi sconosciuti persino a se stessi.
Sulla tavola misi un tovagliolo, una forchetta e il succo di arancia: mentre attendevo si cuocesse la mia colazione, guardavo fuori dalla finestra. Mi dava piacere. Era come aprire il sipario del palco scenico di un teatrino. Tiravo la cordicella e la tendina, fatta di finissime cannucce di legno, si avvolgeva lentamente su se stessa e… lo spettacolo iniziava.
Siamo fatti di realtà, ma non siamo una realtà di fatti.
Forse “pensavo” anche noi adulti abbiamo bisogno di una favola in cui credere, per addormentarci senza pensieri negativi per la mente.
Ho pensieri che bramano libertà: a volte evadono dalla galera della razionalità.
Adoro la superficialità nelle persone: se non ce ne fosse così tanta in giro, le persone profonde sarebbero più comuni da trovare e quindi poco interessanti da conoscere.
I sentimenti sono ali di farfalla: tanto delicati che, se si rovinano, la fantasia smette di volare e i sogni svaniscono nel nulla.
La serenità è al di sopra della nebbia.
Gradiremmo tutti essere accettati per quello che siamo e non per quello che abbiamo da offrire.
La notte è come un sipario alla fine di uno spettacolo teatrale. C’è chi ripensa alle forti emozioni, chi si gusta il riposo andando verso casa, chi, invece, dietro le quinte, continua a recitare.
Le parole disegnano i pensieri della mente.
Troppe poche volte ci rendiamo conto di quanto sia meraviglioso il mondo, forse, per non sentirci veramente piccoli e miseri al suo confronto.
L’unica vera forma di libertà è la pazzia.
Cerchiamo spesso di ritrovare le persone che ci mancano attraverso gli occhi della gente.