Giorgio Bassani – Vita
Nella vita, se uno vuol capire, capire veramente come stanno le cose di questo mondo, deve morire almeno una volta.
Nella vita, se uno vuol capire, capire veramente come stanno le cose di questo mondo, deve morire almeno una volta.
Un parco naturale, signor presidente, è, prima che una forma di gestione del territorio a scopi conservatori, una grande occasione di turismo, di quello vero, di quello cioè che visita un parco rispettandone i valori e rinunciando a pretenderne il sacrificio con ragnatele di impianti e strade con costruzioni cementizie.
Se mi occupo d’Italia Nostra è anche perché in contrasto con la mia natura contemplativa mi sono sempre interessato di politica.
La poesia è delle anime vergini, degli angeli, di chi crede. Naturalmente noi non viviamo più all’età d’Omero, e quindi ci è difficile trovare qualcosa in cui credere. Ma ad ogni modo, per essere poeti bisogna tornare a una necessaria condizione d’ingenuità.
La paura è sempre stata una pessima consigliera.
Soltanto in Italia, infatti, si è verificata la convivenza armonica della pienezza dell’arte (pensiamo, ad esempio, al caso di Michelangelo) con la pienezza della vita: cioè con il suo contrario: perché l’arte è una cosa, la vita un’altra.
La natura e la storia, in Italia, sono così tanto apparentate fra di loro che sarebbe impossibile separarle. Il territorio nella sua configurazione naturale è praticamente inesistente; nel tempo, in tutto il paese, la natura è stata rimodellata o quanto meno segnata dal lavoro dell’uomo.
I luoghi dove si ha pianto, dove si ha sofferto, e dove si trovarono molte risorse interne per sperare e resistere, sono proprio quelli a cui ci si affeziona di più.
Molto spesso, negli intellettuali di sinistra, affiora la preoccupazione di apparire dei perdigiorno innamorati del Bello. Mentre, invece – come del reto Terranova medesimo ha ammesso -, il momento estetico è fondamentale.
Dopo Freud, l’origine di tutto quanto accade nel nostro cuore (e nel nostro ventre) non ha più nulla di misterioso. Il meccanismo è quello che è, certo. Eppure lo Spirito, l’Amore, anche se sono il prodotto di quel meccanismo stesso, esistono di per sé, ben di là dal nostro cuore e dal nostro ventre. Come una volta, prima della rivoluzione freudiana, continuano imperterriti a rappresentare un valore autonomo, assoluto: l’unico in fondo davvero esistente.
Molto spesso, negli intellettuali di sinistra, affiora la preoccupazione di apparire dei perdigiorno innamorati del…
Dopo Freud, l’origine di tutto quanto accade nel nostro cuore (e nel nostro ventre) non…