Giorgio Manganelli – Tempi Moderni
La condizione di italiano espatriato attiva il complesso dell’orfano sannita, un che di sventurato e diffidente, di irto e rusticamente astuto.
La condizione di italiano espatriato attiva il complesso dell’orfano sannita, un che di sventurato e diffidente, di irto e rusticamente astuto.
Se le cose non vanno, non sarà tutta colpa di una certa permissività sessuale che può aver contaminato le alte sfere?
Il matto viene prima dello scrittore, dell’astrologo, dell’alchimista; in qualche modo, è la figura archetipa, l’esempio che costoro imitano.È ovvio che non si valuta un matto: non si dice “costui è un matto bravo”, non ci sono matti migliori di altri; un matto è un capolavoro inutile, e non c’è altro da dire.
Io amo i poveri e soffrirei in un mondo senza poveri. I poveri sono le brioches dell’anima.
Un lettore di professione è in primo luogo chi sa quali libri non leggere.
Lo scrittore sceglie in primo luogo di essere inutile.
In generale gli scrittori sono convinti di essere letti da Dio.