Giulia Carcasi

Giulia Carcasi – Libri

Tu sai che significa quando il cuore ti schizza fuori dal petto? Io si, l’ho scoperto poco dopo, quella mattina.È come sentirsi morire, però poi rinasci e non nasci da solo stavolta, no, nasci insieme a lei.Te la ritrovi accanto. E forse lei non lo sa, ma siamo nati insieme.Siamo nati insieme, quella mattina.

Giulia Carcasi – Libri

“… E mi ritrovo ancora qui,a parlare al cielo.Ha le braccia grandie il sorriso che sa di scintille.È vestito di tutto punto,è vestito di stelle.Fa paura questo giganteche mi accarezza la testa,che mi guarda vivere e non dice niente.E vorrei contarle le sue stelle,per conoscerlo meglio,per scoprirlo amico.Ma le stelle quante sono?

Giulia Carcasi – Libri

Ce ne stiamo in silenzio sotto quel cielo che ci guarda e chissà che pensa di noi.Ci sono sere in cui si vede a malapena una stella ma, se t’innamori, ne vedi tantissime, è come quando sei ubriaco e vedi doppio… stasera se ne vedono a grappoli.”Carlo, ma le stelle quante sono?”Mi prende il dito e lo punta verso il cielo.”Una, due, tre, quattro”…Quando trovi l’amore puoi fare tutto, puoi anche contare le stelle. E quel cielo non è poi tanto distante e tanto nemico…Sono 351.

Giulia Carcasi – Libri

Perché vivere è come scalare le montagne: non devi guardarti alle spalle, altrimenti rischi le vertigini. Devi andare avanti, avanti, avanti… Senza rimpiangere quello che ti sei lasciato dietro, perché, se è rimasto indietro, significa che non voleva accompagnarti nel tuo viaggio. Però ti è servito anche quel pezzo di roccia che non riesci più a vedere, ti ha fatto capire, ti ha dato slancio…

Giulia Carcasi – Libri

Carolina me lo ripete all’infinito: “tu non voli perché hai paura di precipitare”!Non me la sento di volare, sono nata senza paracadute.”Ma così non volerai mai!” e mi spiega che nella vita è meglio brutti ricordi che rimpianti.Io penso che sono meglio i rimpianti, perché su quelli ci puoi lavorare, perché puoi immaginarti il finale che più ti fa comodo, mentre i brutti ricordi il loro finale ce l’hanno già. Meglio una storia irrisolta, che puoi stringerla tra le mani e cambiarle forma, come al pongo.

Giulia Carcasi – Libri

Ciao, Alice. Perché fai così? Che ti piglia? Sei spaventata, come una che combatte da sola. Non è facile per te, lo sento. Sento che ti stanno succedendo cose che mi risparmi: le chiudi dentro un cassetto e poi butti via la chiave. L’altra sera, da Giolitti, avevi lo sguardo di una che cammina tra le macerie. Che sono quelle macerie? Cos’è cascato Alice? Perché non mi racconti più niente, della scuola, di Giorgio, di Carlo? Chi è che va in Toscana? Perché c’è tanto silenzio quando vengo a casa tua? Non vergognarti degli sbagli degli altri. Non sei tu quella che ha rotto il vaso. Non è colpa tua se qualcuno parte, non è colpa tua se Giorgio è quello che è. Se solo mi raccontassi. Quanti altri “se” ci sono? Ma tu niente: mi scrivi e sei contenta, ti sforzi di esserlo. Non ti faccio domande, Alice. Tra noi c’è sempre stato questo patto: niente domande anche perché, alla fine, ci dicevamo tutto lo stesso. Stavolta tu non dici e io non chiedo. Non rompo il patto. Però sto qui. Tu urla, così potrò sentirti anche da lontano. Cavolo, Alice, noi restiamo noi, pure se la vita ci si mette di mezzo. Devi essere forte, anche se non lo sei. Non permettere a nessuno di pestarti il cuore. Tira dritto, vai per la tua strada. Io seguirò la mia. Ci ritroveremo a un incrocio. Ne sono sicura. Ciao, piccola.Carolina.

Giulia Carcasi – Libri

Ciao Caro,sai, ogni tanto mi viene il dubbio: vale la pena di amare se poi rischi di starci male? Adesso mi sembra di no. Adesso mi sembra che tutti i sorrisi che abbiamo smezzato non bastano. Tu dici che “Se ami soffri però almeno ami, se non ami soffri lo stesso e non hai niente in cambio”. Forse hai ragione tu. Stasera penso a noi, in esclusiva. Ti ricordi la prima estate che sono andata al college? Tre settimana da sola, con la paura di perdermi a St. James Square o in qualche altra piazza straniera. Tu mi hai detto “Oh, se ti perdi, scrivi!”. Bè, io stasera mi sento persa e allora mi armo di una penna e cerco di prendere a calci tutti i miei fantasmi. Alla fine, è giusto così. È il tuo volo, prendilo! Vattene da tutto e da tutti! Però scrivimi! Mandami una lettera, un messaggio, un piccione viaggiatore, insomma, lanciami un segno di vita e io starò qui pronta, in ricezione. Poi, magari, quest’estate ti raggiungo per qualche giorno: ci facciamo una foto come due sceme, con le nacchere e il sombrero; c’ingozziamo di tapas e giù un buon vino catalano; c’innamoriamo di qualche ballerino, di un banderas, di un ragazzo visto al parco, di un cameriere gentile. Goditela, Caro. Io starò in una tasca della tua valigia, starò lì quando qualche compagna di stanza ti chiederà di metterle l’ombretto e starò lì anche quando un ragazzo passerà la serata con te, ti chiederà cose c’è di bello a Roma e un po’ ti mancherà questa città del cavolo, da cui non vedi l’ora di scappare. Parti. In fretta! Senza rimpianti! Però, tra un anno, arriva puntuale. Io ti aspetterò Al 19. Prenoto due crepe alla Nutella, anzi tre, che magari col viaggio di ritorno, ti sarà venuta fame. E smezzeremo anche quella terza crepe, come abbiamo sempre smezzato tutto. Ti voglio bene, Caro, bene davvero.Alice.

Giulia Carcasi – Libri

Io non mi voglio più piegare, ho voglia di rivoluzione.Mi metterò ad impastare questo mondo. […]Andrà tutto a meraviglia.E io non passerò più le notti a guardare questo soffitto.Quante volte mi ha tenuto compagnia…Quanti sogni ci ho appiccicato…Stanno lì, appesi, aspettando che qualcuno li raccolga.E io non so quali sono i tempi della maturazione.Le olive si raccolgono a novembre, l’uva a settembre. E i miei sogni? Non lo so…Forse ho seminato male, forse non c’è stato abbastanza sole, però è tanto che aspetto e non cresce niente.L’albero dei Sogni non vuole dare frutti…

Giulia Carcasi – Libri

Sai dire quanto amore hai dentro? Un chilo? Un litro?Non lo sai eh?E allora lascia perdere la matematica.Inventa quello che non c’è.Perché quello che c’è è di tutti.Ma se riesci a trovare quello che non c’è, beh, allora hai qualcosa di solo tuo.E se qualcuno altro vede quello che vedi tu, beh, allora hai trovato qualcuno che ti vive.Non lasciarlo fuggire. Fermalo! Vivilo! Scrivilo!Le storie sono come le persone.Non sono fatte per stare sole.Da qualche parte nel mondo c’è qualcuno che vive una storia che si specchia con la tua.Guardati intorno!Quel qualcuno non è lontano da te.È l’altra metà del libro.Non perdere tempo a scrivere altre pagine…Cercalo!Il resto lo scriverete insieme.Perché non c’è niente di più riuscito di due storie che s’intrecciano.

Giulia Carcasi – Libri

“Non puoi viverlo!” Gli ripete la testa e spera che, a forza di ripeterglielo, convincerà anche lui, il cuore.Ma lui no, fa finta di non capire.”Perché non posso?” Chiede lui, il cuore.”Perché non hai tempo, hai altro a cui pensare” […]No, il cuore non pensa, però ascolta. Gli sembrano buone le motivazioni e si piega agli ordini della testa.