Hermann Hesse – Vita
Ogni uomo ha un suo compito nella vita e non è mai quello che avrebbe voluto scegliersi.
Ogni uomo ha un suo compito nella vita e non è mai quello che avrebbe voluto scegliersi.
La vita di ogni uomo è una via verso se stesso, il tentativo di una via, l’accenno di un sentiero.
Niente costa di più all’uomo che di seguire la strada che porta a lui stesso.
L’arte della vita sta nell’imparare a soffrire e nell’imparare a sorridere.
Solo nella gioventù l’uomo vive ciò che gli spetta in tutta la sua intensità e freschezza, fino al tredicesimo o quattordicesimo anno, e di questo si nutre per tutta la vita.
La natura ha migliaia e migliaia di colori, e noi ci siamo messi in testa di ridurne la scala solo ad una ventina.
Se odi una persona odi qualcosa in lei che è parte di te. Ciò che non è parte di noi stessi non ci disturba.
Quando s’incomincia, il meglio viene poi da sé.
Ciò che rende l’esistenza preziosa sono solo i nostri sentimenti e la nostra sensibilità.
Ciò che è tesoro e saggezza di un uomo suoni sempre un po’ sciocco alle orecchie di un altro. L’arte della vita sta nell’imparare a soffrire e nell’imparare a sorridere.
Eppure, non volevo tentare di vivere se non ciò che spontaneamente voleva erompere da ma. Perché era tanto mai difficile?
Stare a riflettere e scervellarsi conta poco, perché poi si fa ciò che si pensa, ma ogni passo, in fondo, è senza riflessione, così come lo vuole il cuore.
Ognuno di noi deve trovare per conto suo che cosa sia lecito e cosa proibito: proibito per lui. Si può non fare mai alcunché di proibito ed essere tuttavia un grande furfante. E viceversa. A rigore, è una questione di comodità. Chi è troppo comodo per pensare da sé ed essere giudice di se stesso si adatta ai divieti quali sono. Facile per lui. Altri sentono invece certi comandamenti dentro di sé e considerano proibite cose che qualunque galantuomo fa ogni giorno, mentre sentono lecite altre cose che di solito sono vietate. Ognuno dev’essere garante di se stesso.
La via che dal cercare porta a trovare non è rettilinea, né bastano a percorrerla volontà e ragione. Bisogna tendere l’orecchio, origliare, attendere, sognare, prestare ascolto ai presentimenti. Altro non so.
Io vivo nei miei sogni. Anche gli altri vivono nei sogni, ma non nei loro, ecco la differenza.
Tutto ciò che si fa contro il proprio sentire e contro la propria coscienza interiore per amore di altri, non è buono e prima o poi si paga caro.
L’azione è la luce che promana da un buon sole. E se il sole non è un astro buono, un astro giusto, un astro dieci volte convalidato, se si tratta semplicemente di un sole che chiede a se stesso, in preda all’ansia, che cosa deve fare, esso mai darà luce!