Jean-Paul Sartre – Figli e bambini
Ero un bambino, cioè uno di quei mostri che gli adulti fabbricano con i loro rimpianti.
Ero un bambino, cioè uno di quei mostri che gli adulti fabbricano con i loro rimpianti.
Mangiare è possedere per mezzo della distruzione.
Io la merito in primo luogo perchè potevo sottrarmi ad essa col suicidio e la diserzione: queste possibilità ultime devono sempre esserci presenti quando si tratta di affrontare una situazione. Se non mi ci sono sottratto io l’ho scelta: forse solo per mollezza, per debolezza davanti all’opinione pubblica, perchè preferisco certi valori a quelli del rifiuto stesso di far la guerra.
Io sono responsabile di tutto. Tranne che della mia stessa responsabilità.
Quando non si fa nulla, ci si crede responsabili di tutto.
L’angoscia rivela alla coscienza la nostra libertà e testimonia la costante modificabilità del progetto iniziale. Nell’angoscia non ci limitiamo a renderci conto del fatto che i possibili da noi progettati sono costantemente rosi dalla nostra libertà in attuazione, ma comprendiamo inoltre la scelta, ossia noi stessi, come ingiustificabili; il che vuol dire che ci rendiamo conto che la scelta non trae origine da alcuna realtà anteriore, ed è anzi, tale da dover fungere da fondamento dell’insieme dei significati che costituiscono la realtà. In tal modo siamo costantemente impegnati nella scelta di noi stessi e costantemente consapevoli di poter bruscamente rovesciare la scelta ed invertire la rotta. Siamo pertanto sotto la costante minaccia della nullificazione della nostra scelta attuale, sotto la costante minaccia di divenire altri da ciò che siamo. Proprio per il fatto di essere assoluta, la nostra scelta è fragile.
Nutro per la borghesia un odio che finirà solo con me.
Chissà dove si prende il coraggio d’alzarsi la mattina dopo e di tornare al lavoro e d’essere seducente e gaia e dare coraggio a tutti quando si vorrebbe morire piuttosto che continuare questa vita.
L’eleganza è quella qualità del comportamento che trasforma la massima qualità dell’essere in apparire.
Quando amiamo troppo gli animali e i bambini, li amiamo a spese degli uomini.
Non si giudica chi si ama.
Lo sai, mettersi ad amare qualcuno è un’impresa. Bisogna avere un’energia, una generosità, un accecamento. C’è perfino un momento, al principio, in cui bisogna saltare un precipizio: se si riflette non lo si fa.
Alle tre del mattino è sempre troppo presto o troppo tardi per qualsiasi cosa tu voglia fare.
Il male è il prodotto dell’abilità degli uomini di rendere astratto ciò che è concreto.
Quando amiamo troppo gli animali e i bambini, li amiamo a spese degli uomini.
Non si giudica chi si ama.
Lo sai, mettersi ad amare qualcuno è un’impresa. Bisogna avere un’energia, una generosità, un accecamento….