Jim Morrison (James Douglas Morrison) – Vita
O, dimmi dov’è la tua libertàLe strade sono campi che non muoiono mai.Liberami dalle ragioni per cuiPreferiresti piangere, preferiresti volare.
O, dimmi dov’è la tua libertàLe strade sono campi che non muoiono mai.Liberami dalle ragioni per cuiPreferiresti piangere, preferiresti volare.
In questo mondo siamo stati gettati come un cane senz’osso.
Esiste una realtà che si conosce e una che rimane avvolta nel mistero perennemente. Il regno dell’ignoto si sovrappone a quello del mondo conosciuto: a metà strada ci siamo noi, The Doors, le porte, un varco tra queste due dimensioni.
Vivere senza tentare significa rimanere con il dubbio che ce l’avresti fatta.
Ho incontrato un bambino cieco. Mi ha chiesto com’era il sole e gliel’ho descritto. Mi ha chiesto com’era il Mare e gliel’ho descritto. Mi ha chiesto com’era il Mondo e, piangendo, gliel’ho inventato.
Non lasciare mai che le lacrime attraversino il tuo viso, perchè la gente è cattiva e sulle rovine delle tue sconfitte costruisce i muri delle sue vittorie.
La solitudine è ascoltare il vento e non poter raccontarlo a nessuno.
Non è vero che i giorni di pioggia sono i più brutti: sono gli unici che ti permettono di camminare a testa alta anche se stai piangendo.
Se sei triste e vorresti morire, pensa a chi è triste e vorrebbe vivere ma sa di dover morire.
Ridere e scherzare non sempre vuol dire essere felici, a volte si ride e si scherza per dimenticare che si vorrebbe piangere.
Alcuni dicono che la pioggia è brutta, ma non sanno che permette di girare a testa alta con il viso coperto dalle lacrime.
È dura far finta di ridere quando il tuo cuore piange.
L’uomo spende tanti soldi per andare sulla luna… io con un tiro vado e torno.
Tra il bene e il male c’è una porta… Io l’aprirò!
Solo chi non conosce il dolore può ridere di chi soffre.
Bimbo mi chiedi cos’é l’amore? Cresci e lo saprai. Bimbo mi chiedi cos’é la felicità? Rimani bimbo e lo saprai.
Essere allegri non significa necessariamente essere felici, talvolta si ha voglia di ridere e scherzare per non sentire che dentro si ha voglia di piangere.