Joseph Zicchinella – Vita
Non sono più me, mi rimane la voglia di essere me, vorrei impossessarmi di me, abbattere il muro che c’è dentro di me per vedermi e amarmi di più.
Non sono più me, mi rimane la voglia di essere me, vorrei impossessarmi di me, abbattere il muro che c’è dentro di me per vedermi e amarmi di più.
Le attese sono più brevi e le distanze più corte se si ha un sogno.
La dura realtà è mitigata dal piacere transitorio delle illusioni.
Esistono molte donne che ti possono catturare lo sguardo, ma poche quelle che ti possono catturare il cuore.
La “diossina” prodotta dai Reality Show, sta provocando la caduta e il declino dell’intelligenza umana.
L’arte è una bestia feroce che mi azzanna non appena mi distraggo da lei.
Al mattino mi sveglio e assegno un nome ad una nuvola, poi la sera guardo le stelle e invento una nuova costellazione. Esercito la mia fantasia, perché solo in essa risiede la vera libertà.
Da Dio ho ricevuto in dono l’unico strumento per poter sopravvivere: l’arte.
Per un artista le esperienze di una vita si trasformano in arte. Ogni parola, ogni pensiero, ogni respiro, ogni movimento, diventano opere d’arte che comunicano in piena libertà.
Per me la creazione di un’opera d’arte è procreare, il frutto di un atto d’amore che avviene nel ventre del mio cervello che un pensiero feconda.
Realizzo le mie opere d’arte sostenuto da un grande sentimento d’amore, perché credo che le poche cose buone che sono rimaste, in questa società malata, sono fatte per amore.
L’arte è il mio nutrimento, è la sostanza che mi infiamma l’esistenza, è come un potentissimo incantesimo che si impossessa di me, è il caos, un labirinto d’emozioni dal quale ne uscirò solo dopo aver sconfitto l’oblio.
Un’opera d’arte conserva in sé il tempo, trattiene e condivide un’emozione per sempre.
Nel paesaggio dell’anima e nelle geometrie del pensiero un’unità piccola e residuale vibra di vita autentica: è un’opera d’arte.
L’arte è una bestia feroce che mi azzanna non appena mi distraggo da lei.
Al mattino mi sveglio e assegno un nome ad una nuvola, poi la sera guardo…
Da Dio ho ricevuto in dono l’unico strumento per poter sopravvivere: l’arte.