Lailly Daolio

Scivola nelle arterie, ti percorre a tutta velocità, passa dal cuore scatenando una danza di battiti, raggiunge la mente dove il suo tocco ravviva ogni singolo pensiero. Il linguaggio muto dell’emozioni.

Oggi è uno di quei giorni in cui potrei scrivere sul mio cuore chilometri di emozioni.

A volte decido di sparire da tutto e da tutti perché in quel momento necessito di vivere solo di me stessa.

Le pareti del tuo cuore sono le mie mura di cinta. Lì si che mi sento dannatamente me stessa.

Un’occhiata è un parlare coi sensi.

Momenti. Esigo la mia solitudine, amo accoccolarmi tra me e me, sino ad addormentarmi così, avvinghiata alla mia anima e appoggiata al mio cuore.

Per la prima volta in vita mia ho incrociato persone costruttive e non distruttive. Ciò delizia ogni mia singola cellula e stimola ogni mio singolo neurone.

Mi servirebbe un’altra me stessa per contenermi tutta.

Non sono una persona da vie di mezzo. Io sono o tutto o niente o troppo o poco o bianco o nero. O mi si adora o mi si odia. Non sono fatta per tutto o tutti.

Mi piace vagabondare tra gli estremismi estremi. È li che prende vita la mia vita.

Esistono follie e le follie.

Le emozioni rianimano l’anima.

I no ricevuti, non fanno altro che potenziare la mia testarda determinazione.

Quando son le sensazioni a far da padrone, non servono parole.

A volte litigo arditamente per tutto il giorno coi miei pensieri, per poi finirci sempre a letto assieme.

Le sensazioni sono il nostro navigatore personale. Sanno indicarci sempre la giusta via.

Quell’inferno e quell’inquietudine sono parte di me. Non puoi entrar nella mia indomabile Anima se ami la noiosa quiete del paradiso.