Luciano De Crescenzo – Vita
In genere passiamo la gioventù a rovinarci la salute e la vecchiaia a curarla.
In genere passiamo la gioventù a rovinarci la salute e la vecchiaia a curarla.
La lunghezza effettiva della vita è data dal numero di giorni diversi che un individuo riesce a vivere. Quelli uguali non contano.
La vita potrebbe essere divisa in tre fasi: rivoluzione, riflessione e televisione. Si comincia con il voler cambiare il mondo e si finisce col cambiare i canali.
Chissà se nei no global è più forte la pietà per i poveri o l’invidia per i ricchi. Un dubbio viene vedendo le merci che scelgono durante gli “espropri” nei supermarket: champagne e televisori al plasma.
Nella vita per ogni sorriso che ti risparmi c’è almeno un sorriso che ti perdi.
A quanti vogliono sapere se io sono del centrodestra o centrosinistra, rispondo: sono del centro storico.
Oggi il settanta per cento dell’umanità muore di fame… e il trenta per cento fa ancora la dieta.
– Solo gli imbecilli non hanno dubbi.- Ne sei sicuro?- Non ho alcun dubbio.
E quando dico “lavoro” non penso ad una fatica, ad un supplizio che uno deve sopportare dalla mattina alla sera per rendersi indipendente dal punto di vista economico, ma ad una opportunità che Dio ci ha offerto per dare più senso alla nostra esistenza. Ricordatevi quello che vi dico: una cosa è “fare” il tabaccaio, e una cosa è “essere” tabaccaio.
Lo studio non è lavoro ma la forma più gloriosa di gioco.
Filosofia è misurare la vita col metro della morte.
Bè diciamo che oggi il 60 % dell’umanità si muore ancora di fame “precisa il professore” e che il 30 % fa la dieta.
I vecchi che posseggono il senso dell’umorismo hanno diritto al trenta percento di sconto sull’età.
Dovendo fare un viaggio con qualcuno, preferirei mille volte la compagnia di un ateo che non quella di un religioso. Perfino il nostro Papa potrebbe crearmi dei problemi, se non altro per la conversazione. Sì, lo so: mi dicono che sia tanto una brava persona. Non può negare, però, di essere religioso.
Siamo angeli con una sola ala: possiamo volare soltanto abbracciati.
La parola esagerazione non esiste nel vocabolario dell’amore.
E chi lo sa. Chi lo sa come è Napoli veramente. Comunque io certe volte penso che anche se Napoli, quella che dico io, non esiste come città, esiste sicuramente come concetto, come aggettivo. E allora penso che Napoli è la città più Napoli che conosco e che dovunque sono andato nel mondo ho visto che c’era bisogno di un poco di Napoli.