Lucio Anneo Seneca – Morte
La morte che tanto temiamo e rifiutiamo interrompe la vita, non la elimina.
La morte che tanto temiamo e rifiutiamo interrompe la vita, non la elimina.
Che c’è di tanto ridicolo quanto cercare la morte, se proprio per paura della morte ti sei reso la vita impossibile?
Dove ci porta la morte? Ci porta in quella pace dove noi fummo prima di nascere. La morte è il non-essere: è ciò che ha preceduto l’esistenza. Sarà dopo di me quello che era prima di me. Se la morte è uno stato di sofferenza, doveva essere così prima che noi venissimo alla luce: ma non sentimmo, allora, alcuna sofferenza. Tutto ciò che fu prima di noi è la morte. Nessuna differenza è tra il non-nascere e il morire, giacché l’effetto è uno solo: non essere.
La morte non viene una volta sola: quella che ci porta via è l’ultima morte.
Morire bene significa sfuggire al pericolo di vivere male.
Alla morte pensaci, per non temerla mai.
Se vuoi credere a coloro che penetrano più profondamente la verità, tutta la vita è un supplizio. Gettàti in questo mare profondo e tempestoso, agitato da alterne maree, e che ora ci solleva con improvvise impennate, ora ci precipita giù con danni maggiori dei presenti vantaggi e senza sosta ci sballotta, non stiamo mai fermi in un luogo stabile, siamo sospesi e fluttuiamo e urtiamo l’uno contro l’altro, e talvolta facciamo naufragio, sempre lo temiamo; per chi naviga in questo mare così tempestoso ed esposto a tutti i fortunali, non vi è altro porto che la morte.
Non dobbiamo cercare di vivere a lungo, ma di vivere abbastanza; vivere a lungo dipende dal destino, dalla nostra anima vivere quanto basta.
Non deviare dalla natura e il formarci sulle sue leggi e sui suoi esempi, è sapienza.
Il mondo è eterno, ma le sue singole parti non sono sempre uguali.
Le difficoltà rafforzano la mente e la fatica il corpo.
Nullius boni sine socio iucunda possessio est.Nessuna cosa è bella da possedere se non si hanno amici con cui condividerla.
Frangar, non flectar.Mi spezzerò ma non mi piegherò.
Aliena vitia in oculis habemus, a tergo nostra sunt.Abbiamo davanti agli occhi i vizi degli altri, mentre i nostri ci stanno dietro.
Manus manum lavat.Una mano lava l’altra.
Si vis amari, ama.Se vuoi essere amato, ama.
Cui prodest scelus, is fecit.Colui al quale il delitto porta giovamento, quello ne è l’autore.