Mauro Corona – Stati d’Animo
Avevano capito che l’esistenza è un continuo andare dall’alto verso il basso come le valanghe, fino a trovare il fondo e fermarsi per sempre.
Avevano capito che l’esistenza è un continuo andare dall’alto verso il basso come le valanghe, fino a trovare il fondo e fermarsi per sempre.
La forza per vivere te la danno gli altri. Gli altri possono lasciarti senza forza.
Ho il terrore della morte. È per quello che vivo.
La resina è il prodotto di un dolore, una lacrima che cola dall’albero ferito.Quelle gocce giallo miele, non scappano, non scivolano via come l’acqua, non abbandonano l’albero. Rimangono incollate al tronco, per tenergli compagnia, per aiutarlo a resistere, a crescere ancora.I ricordi sono gocce di resina che sgorgano dalle ferite della vita. Anche quelli belli diventano punture. Perchè, col tempo, si fanno tristi, sono irrimediabilmente già stati, passati, perduti per sempre.Gocce di resina sono piccoli episodi, aneddoti minimi, spintoni che hanno contribuito a tenermi sul sentiero.Proprio perchè indelebili sono rimasti attaccati al tronco.Come fili di resina emanano profumi, sapori, nostalgie.Tutto quello che ci è accaduto, o che abbiamo udito raccontare ha lasciato un segno dentro di noi, un insegnamento, o, quantomeno, ci ha fatto riflettere.La vita, nel bene e nel male, è maestra per tutti.
Il bimbo aveva capito: gli adulti soffiano via gli incanti, rovinano le cose, sanno troppo e frantumano i sogni.
L’uomo pensò che l’amore spesso viene diviso dallo spigolo tagliente del destino sul quale prima o dopo sbatterà il muso. Ma sarà uno stacco momentaneo, alla fine, da qualche parte, forse nel cielo, tornerà unito e finalmente lassù nessuno interverrà a dividere gli amanti e spedirli in opposte direzioni.
Tendo l’orecchio e sento il passo dei ricordi della perduta casa, solo una pietra cerco.