Mauro Lanari – Vita
Sono nato sotto una cattiva stella. Il sole.
Sono nato sotto una cattiva stella. Il sole.
Grillo: “Ormai stiamo guanando in mezzo al guado.”Altan: “E rimaniamo pure perfettamente a galla.”
Sono cittadino del mondo, dell’universo, del cosmo. Ma sto cercando asilo politico.
La vita ci scazzotta di continuo per poi lasciarci appena un pugno di mosche.
Manco blateriamo: blatteriamo.
Siamo una pratica di burocrazia cosmica, un atto protocollare d’oltre dieci miliardi d’anni.
Il ritiro a vita deprivata è una costrizione irredenta dell’esistenza.
La vita è la sorte in azione fino alla morte.
Le impuntature della vita. Ognuno di noi cerca d’arrivare al punto, ma inciampiamo già alla prima virgola. Chi trova la forza per alzarsi sbatte contro l’immediatamente successiva e finora, prima o poi, ci siamo dovuti arrendere tutti.
I tempi comici ci vengono imposti dalla farsa della vita stessa.
Finora nelle vicende storiche, umane o meno, non s’è mai data dietrologia ma solo presentologia.
Non ci facciamo mancare nulla solo quando l’esistenza c’ha tolto tutto.
Lo scopriremo solo sopravvivendo. M’anche no.
“Come va, si tir’avanti?””No, ci si tir’indietro”.
Fors’ènnato. O forse no, e magari è meglio così.
Una prospettiva monoculare e quindi monodimensionale provoca errori ciclopici. Solo un pensiero che sappia tener conto dell’inevitabile partita doppia dei pro e dei contro, dei pregi e dei difetti, delle virtù e dei vizi, in un’analisi matriciale, comparativa, differenziale, può ridurre o evitare il grossolano sbaglio d’assolutizzare i casi o le ricorrenze singole e unilaterali.
Frequentava solo schizofreniche per il fascino della divisa.