Michelangelo Da Pisa – Stati d’Animo
Penso di essere una persona strana, poi mi relaziono con gli altri e realizzo che con i professionisti non posso competere.
Penso di essere una persona strana, poi mi relaziono con gli altri e realizzo che con i professionisti non posso competere.
Tutto ciò di cui ho bisogno è dentro di me, ma ho dimenticato dove l’avevo nascosto.
Mi immagino seduto sul bordo di un cratere lunare, un bicchiere di rum, Eric Clapton in sottofondo mentre penso: “Caspita è tardi, ma voglio restare ancora un po’, il tramonto della Terra è sempre uno spettacolo”
Gli scrupoli temono la luce e il rumore, ecco perché vengono a visitarmi di notte.
Certe parole non sono biodegradabili, restano lì per anni, ai bordi dell’animo, ad inquinarti il sorriso.
Se ti chiedi dove stai andando, cambia compagno di viaggio.
Dire a qualcuno “non pensarci” sortisce lo stesso effetto dello scrivere “non aprire” su un elegante cofanetto.
Ci sono maschere che decidiamo di indossare ed altre che ci vengono imposte; potrai lottare quanto vuoi, ma sarà come tirare pugni al vento, agli occhi altrui sarai sempre come hanno stabilito di vederti, non come hai scelto di essere.
Non insisto per educazione, non desisto per determinazione.
Guardare delle vecchie foto fa sempre uno strano effetto, frazioni di felicità vera o esibita, con sorrisi di cuore o di plexiglass, al fianco di persone inutili o speciali, in posti banali o da favola. Sono istanti di vita sprecati o rubati all’eternità.
A chi mi dice “sii forte”, rispondo “no, grazie”, sono a mio agio con le mie debolezze, mi fanno compagnia mentre nuotano in un bicchiere di rum.
La forza delle parole, possono schiacciarti come macigni, possono farti volare oltre questi palazzi.
Il buio non distrugge ciò che nasconde, o meglio il buio non esiste, è solo assenza di luce.
L’indifferenza non è un sentimento, è solo amore o odio con abbondanti strati di cerone che alla prima pioggia vengon via.
Piangeva di gioia, sembrava come se piovesse col sole.
Ci sono promesse che somigliano a quei cuori disegnati sulla battigia dagli innamorati; la prima onda li preserva, la seconda li attenua, la terza li cancella.
Volgevo troppo spesso il mio sguardo indietro, verso un passato non del tutto decomposto. Avevo un gran torcicollo all’anima.