Monica Cannatella

Monica Cannatella – Ricordi

Non lo so’ perche’ mi torni in mente propio oggi,oggi che e’ stata una bella giornata di sole,uno di quei giorni in cui tutto fila liscio,nessuna complicazione,nessun ostacolo.Di solito un dolore torna a far male aiutato dal grigiore di una giornata di pioggia,o da una giornata dove dici “azz,oggi non me n’e’ andata bene una”invece no,tu torni d’improvviso,come per ricordarmi che non sei mai andato via,e qualunque cosa io faccia per dimenticarti o accantonarti tu tornerai sempre,piu’ forte di prima.Colpirai dritto al cuore come hai sempre fatto,ed ancora una volta io te lo lascero’ fare,perche’ in fondo preferisco sentire dolore e ricordarti, piuttosto che stare bene e perdere per sempre il tuo ricordo.

Monica Cannatella – Ricordi

Voglio tornare bambina, quando ero piccola era tutto più semplice: si giocava a nascondino o saltellando con un piede dentro dei quadrati disegnati con il gesso sui marciapiedi. Adesso l’unico gioco che sembra andar di moda è essere bugiardi. L’amore poi, grandi promesse fatte con il cuore, un “ti amerò per sempre” suggellato da una stretta di mignoli era il miglior giuramento che si potesse fare o ricevere! Invece adesso, tutti a promettere e nessuno a mantenere: troppi “ti amo” detti a casaccio che poi durano meno di niente. Quando si è piccoli si passa la maggior parte del tempo a dire “non vedo l’ora di diventar grande” ma poi grande ci diventi davvero! Peccato che dopo non si possa dire “non vedo l’ora di tornar bambina” perché una volta andata la dolce età non torna più.

Monica Cannatella – Ricordi

Com’era facile da piccola far sparire i dolori. Mi sedevo in un angolo per terra e abbracciavo le mie ginocchia, poi piangevo. Un pianto disperato e liberatorio. Alla fine si tirava su il naso e si pensava: beh, non sarà la fine del mondo. Adesso è tutto maledettamente complicato, così complicato che preferisci pensare che sei troppo grande per abbracciare le tue ginocchia, invece di ammettere che adesso, non sei più in grado di tirare su col naso e andare avanti.

Monica Cannatella – Poesia

Non le scrive più nessuno le lettere, eppure sono così belle. Profumano di sentimenti e di tempo. Sono belle anche quando nell’incertezza le stropicci. Meravigliose quando dopo anni le ritrovi e ti perdi a leggerle. Peccato che nessuno si preoccupi più di scriverle, perché ancora esistono persone come me, a cui farebbe davvero tanto piacere riceverle.

Monica Cannatella – Paura & Coraggio

Un giorno qualcuno mi disse: “tu sei l’unica di cui non devo preoccuparmi” sei la più forte, riesci a superare ogni cosa, tu non hai bisogno del mio aiuto. Quel qualcuno ancora oggi, crede che io sia una guerriera, non si è mai accorta che dietro la mia forza c’è la paura di fallire e deluderla, dietro il mio essere dura un animo troppo fragile, dietro il mio voler combattere a tutti i costi da sola, uno straziante bisogno di aiuto.