Plutarco – Verità e Menzogna
Quello che sta nel cuore del sobrio è sulla lingua dell’ubriaco.
Quello che sta nel cuore del sobrio è sulla lingua dell’ubriaco.
Quando le candele son spente tutte le donne son belle.
La perseveranza serve più della violenza: molte cose che non possono essere superate tutte assieme lo sono se prese poco a poco.
Il tempo è il più saggio dei consiglieri.
La mente non è un vaso da riempire ma un legno da far ardere perché s’infuochi il gusto della ricerca e l’amore della verità.
Quando si gioca a palla le mosse di chi riceve devono essere in sintonia con quelle di chi lancia: così in un discorso c’è sintonia tra chi parla e chi ascolta se entrambi sono attenti ai propri doveri.
Nulla rivela meglio il carattere di un uomo quanto il suo modo di comportarsi quando detiene un potere sugli altri.
Dio è la speranza del forte, e non la scusa del vile.
Dio è la speranza del forte, e non la scusa del vile. Noi siamo tutti impastati di debolezze e di errori: perdonarci reciprocamente le nostre balordaggini è la prima legge di natura.
Uno Spartano domandò a un sacerdote che voleva confessarlo: “A chi devo confessare i miei peccati, a Dio o agli uomini?” “A Dio”, rispose il prete. “Allora, ritirati, uomo”.
Nulla di superfluo è mai a buon mercato, perché ciò di cui non si ha bisogno è caro ad un soldo.
L’hanno chiamata ovazione dal latino ovis (pecora).
La morte dei giovani é un naufragio, quella dei vecchi un approdare al porto.
La morte dei giovani è un naufragio,quella dei vecchi un approdare al porto.
Il riposo è il condimento che rende dolce il lavoro.
I poveri vanno alla guerra, a combattere e morire per i capricci, le ricchezze e il superfluo di altri.
Audacter calumniare, semper aliquid haeret.Calunnia sfacciatamente, qualcosa resterà sempre attaccato.