Reana Rondina – Comportamento
Il vorrei ma non posso non esiste, la frase giusta è: mi piacerebbe ma non ho le palle.
Il vorrei ma non posso non esiste, la frase giusta è: mi piacerebbe ma non ho le palle.
La gente parla, parla, parla, e la maggior parte non ne sa mezza di quel che dice.
Continua a fare favori ad aiutare tutto e tutti, non risparmiarti a nessuno, tanto poi nessuno si darà a te, come sai i piaceri fatti hanno memoria breve in chi li riceve.
A volte le parole hanno un taglio particolare, sottile, bisogna saperne leggere il significato nascosto. Tu credi di sapere tutto di tutti, eh, dovrai ricrederti tuo malgrado, sai e saprai solo ciò che vorranno farti sapere.
Ai bastardi come te non posso che augurare il meglio, se è vero il detto che tutto torna, prima o poi ne avrò vantaggio almeno.
E poi ci sono personaggi assurdi che si definiscono mitici, li conosci per 15 minuti e ti accorgi che di mitico c’è solo la loro ignoranza.
Io, come tutti, ho avuto problemi, delusioni e fregature varie nel reale come nel virtuale, ma mai andrò a pietire né mai mi si capirà in ginocchio. Non è mia abitudine mostrare al mondo ciò che ho dentro, siano lacrime o sorrisi, non cerco il consenso del momento, non ne ho bisogno, che a far danni sono cavarmela da me.
E basta con cuori, cuoricini e smancerie varie, tutti buoni a parole, ma le parole si perdono nel vento. Ciò che rimane sono i gesti quelli pensati e fatti con il cuore, non per interesse.
Ma quanto sono carine le persone che si fingono vittime, ti guardano con l’occhio da trota morta e nascondono il coltello dietro la schiena? Ma un po’ di dignità nell’affrontare la vita volete averla? Sempre e solo nell’ombra agite. Come se non si sapesse chi siete.
Un centesimo per ogni cattiveria che ho subito, e potrei comprarmi una Ferrari.
Adoro la gente che si auto elogia, mi mette di buonumore sentirli, perché il finale dei loro lunghi monologhi è stile Parsifal: così grande è il mondo.
Ma quanto veleno leggo nelle parole di persone che dovrebbero solo fare silenzio, mettersi davanti ad uno specchio, guardarsi a lungo e, se ancora non hanno vomitato l’anima, allora e solo allora dire la loro.
Certa gente non ce la può fare a non fare male agli altri, proprio non riesce a non strisciare pur di arrivare allo scopo, quanto è fastidioso sentire il sibilo della loro voce.
Secondo me, nel cervello di alcune persone, l’unico neurone che c’è soffre talmente di solitudine che o esce o si suicida.
Ho fatto un po’ il conto di quante volte certe “signorine” dichiarano di avere il cuore in frantumi per amore. Sono arrivata ad una conclusione: o lavorano presso una macelleria con conseguente cuore di riserva da spezzare, oppure hanno il cuore della Lego, tipo assemblo e smembro!
Sta sereno che nei momenti bui nessuno ti terrà la mano, farai da te come sempre, l’opportunismo soggiorna dove splende il sole, ricordalo sempre.
Non mi garbano le persone saccenti che si infilano in discorsi che non li riguardano, che con fare velatamente minaccioso e arrogante credono di mettere a tacere chiunque. Ma forse lo fanno perché è il solo modo che hanno per sentirsi vivi. Questa gente è già morta dentro da tanto, tantissimo tempo.