Rossella Porro – Vita
Sono uno scarso attore… chiedo scusa… in questa farsa teatrale che chiamate vita.
Sono uno scarso attore… chiedo scusa… in questa farsa teatrale che chiamate vita.
La vita non è vita senza un sogno, ma ancor meno è un sogno senza vita.
Anche un idiota può scrivere, ma leggere, leggere veramente non è cosa da tutti.
Non saprai mai se sei capace di rialzarti finché non sarai caduto.
L’errore che più spesso si commette è credere che tutto sia immutabile, che una volta intrapresa una strada la si debba percorrere fino in fondo. La vita, invece, è molto più imprevedibile di quello che pensiamo, quando crediamo ormai di aver raggiunto il limite ecco che una folata di vento rimescola le carte e da un momento all’altro nuove strade ci indicano il cammino.
Tutti sono in grado di dirti con certezza quale sia la strada da percorrere quando non si tratta del loro viaggio.
La vita è un’attesa: il più delle volte di ciò che si realizza dalla parte opposta a dove sei seduto ad aspettare.
Rimpiangere qualcosa non è mai il primo passo per aprire le porte al futuro.
Quando la vita ti toglie qualcosa dovrebbe lasciarti qualcosa in cambio, ma spesso si prende tutto e tu passi il tuo tempo a cercare di colmare quel vuoto lasciando che tutto ti passi accanto sfiorandoti appena.
Com’è arduo pensare che un giovane virgulto possa sostenere una quercia. Due sono le possibilità o il virgulto ne rimarrà irrimediabilmente schiacciato o resisterà, ma per il gran peso si piegherà e crescerà piegato e chissà se mai riuscirà a tendere i suoi rami verso l’alto per godere del cielo.
Passiamo la vita a sprecare tempo, parole, come se ci dovesse essere sempre un domani per porre rimedio agli errori commessi. Poi arrivano d’improvviso quegli attimi, come schiaffi sulla faccia, che ci ricordano che il tempo è prezioso e non chiede permessi per correre via.
Disegniamo strade nei nostri deserti, ma c’è chi si perde dietro a miraggi.
Strana la gente, passa la prima metà della vita a costruirsi prigioni in cui passerà tristemente la seconda metà della vita.
Posso tenderti la mano all’infinito, ma non è detto che il mio infinito non abbia una fine.
Non tutto quello che si dice corrisponde a ciò che si pensa come non tutto ciò che si pensa corrisponde al vero.
Non sarò io a decidere per te… né per nessuno, ma inevitabilmente alcune nostre decisioni coinvolgono gli altri: non si può smettere di decidere solo perché ciò che dobbiamo decidere per noi stessi coinvolge l’altro, perché evitare di prendere decisioni equivale a tradire se stessi. Allora si sarà tacciati di egoismo, ma abdicare a se stessi per non deludere l’altro ci renderà falsi e non c’è peggior bugiardo di chi nasconde ciò che in realtà desidera, perché mente due volte: all’altro e a se stesso.
C’è più onestà in una bugia che in una mezza verità.