Rossella Porro – Anima
Può una quercia lasciarsi scomporre da un vento leggero?
Può una quercia lasciarsi scomporre da un vento leggero?
Qualche volta si ha bisogno di un soffio leggero che ci sollevi l’anima.
Io sono ciò che scrivo, ma anche ciò che non scrivo, io sono ciò che dico, ma anche ciò che non dico e sono ciò che vedi, ma anche ciò che non vedi.
È nel momento del bisogno che realmente comprendiamo chi tiene a noi, non sentiamo nemmeno il bisogno di chiedere perché chi ci ama sa già di cosa abbiamo bisogno e non aspetta di sentirselo chiedere.
Qualche volta lungo la strada si ha la fortuna di incontrare se stessi negli occhi di qualcun altro.
Per quanto la polvere possa ricoprire un ricordo, non c’è verso, sarà sempre lì appuntato con mille spilli all’anima…
Troppotroppo pocotroppo tuttodefinito dal troppomi fanno sentire un niente.
Certi occhi ti urlano in faccia il loro dolore mentre la bocca sorride.
Qualche volta assomiglio a me stesso, a quel me stesso che vorrei essere.
Il rumore è ciò che ci impedisce di ascoltare, si è circondati da così tanti suoni che finiamo per non sentire il ritmo del nostro cuore, il suono dell’aria che attraversa il nostro corpo, basterebbe solo un po’ di silenzio per riascoltarsi, per riamarsi.
Nella vita molti sono gli incontri che facciamo, alcuni ci scivolano addosso come pioggia su un impermeabile, altri senza accorgercene si insinuano lentamente nella nostra pelle fino a raggiungere il punto più segreto del nostro cuore, ma spesso solo il tempo ci aiuta a comprenderlo.
Questo bisogno incessante che hanno di sapere ciò che sono, ciò che sento, mi uccide. Definire ogni mio pensiero, ogni mio battito di ciglia, ogni mio respiro con parole che racchiudano in un recinto il mio mondo mi sfinisce. Sono, so di essere: ecco quello che so per certo, per il resto lasciate che i miei occhi vi raccontino di ieri, che il mio sorriso vi parli di oggi, che le mie mani vi disegnino il domani. Lasciate che io sia il mio silenzio, che le parole non udite giungano al cuore perché il silenzio ha voce, ha orecchie e braccia più di qualsiasi parola.
Com’è complesso il genere umano, così disabituato alla gentilezza, quando non ottiene quello che vuole considera i gesti gentili come falsi, basterebbe riabituarsi alla gentilezza per comprendere che si può essere gentili senza pretendere nulla in cambio. Pazienza, gentilezza, rispetto sono doni: questo è il segreto.
L’Amore, spesso, ha lacci invisibili che imprigionano…
Voi che guardate i vostri figli come misere appendici del vostro ego, voi che disegnate il loro futuro, voi che vi sentite feriti, traditi se non si segue la strada che avete tracciato, voi che pretendete di essere ascoltati, ma non sapete ascoltare, voi che non perdete occasione per rinfacciare le loro sconfitte, vi siete mai chiesti se questo è amore?
C’è chi passa la vita a cercarlo, chi svende la propria credendo di averlo trovato, chi lo nasconde nei più segreti pensieri, chi lo svilisce e chi lo teme, ma pochi hanno la fortuna di viverlo.
Pensami perché io ti penso e in quel medesimo istante il tutto sarà meno che niente.