Sara Brillanti

Siamo orologi a carica. Alcuni esplodono tardi, altri presto, ma tutti non sappiamo quando ciò accadrà.

La vita: un passato scritto, un presente inedito, un futuro incerto.

A volte facciamo fatica a vivere, altre fatichiamo a credere di potercene andare in un attimo.

Un giorno morirai, ma vivi dando tutto te stesso, un domani gli altri potrebbero vivere di te.

Vivere sperando di morire è come partecipare a una maratona dove sai che camminerai soltanto.

Siamo un numero nella vita di una sola vita.

La vita, o la voli o la vivi camminando in ginocchio.

Puoi essere la vita in un minuto e la morte in un secondo. La prima nasce lentamente, la seconda rende polvere in un attimo.

Si nasce per morire, siamo sempre pronti all’inizio e mai alla fine.

Siamo vittime della vita, non della morte.

Viviamo nella morte della routine cercando ogni minimo appiglio che ci faccia battere almeno un poco il cuore.

Che i discorsi ti cullino nelle viscere dei sogni e che la realtà ti faccia sobbalzare ancora una volta, dichiarandoti un essere debole come lo sei da sempre.

Il sangue del tuo sangue è l’unico che ti può rendere l’essere più felice o più triste del mondo.

Quel cerchio al dito non farà comunque di te un’anima legata. Chi non ha consorte nella mente è inutile che menta.

Quante parole crepano nelle bocche dei vincenti.

Ti diranno sempre cosa devi fare, ma mai come.

La vita respira di peccato e muore di moralità.