Sir Jo (Sergio Formiggini) – Vita
Spesso mi domando se sia la morte della speranza a essere disperazione o la disperazione ad uccidere ogni altra speranza…
Spesso mi domando se sia la morte della speranza a essere disperazione o la disperazione ad uccidere ogni altra speranza…
Il nulla è l’unico luogo dove non è possibile sperare o disperare… Non è il limbo, non è il silenzio, non è la solitudine, semplicemente non è…
A volte vorrei scappare e nascondermi, ma non so né dove, né da che. Altre volte vorrei rimanere, ma non ne trovo un motivo…
Avere senza essere non è possibile. Essere senza avere può diventare dolore.
È inutile aspettare per vivere. Bisogna farlo adesso!
Vorresti tanto sapere come sarà il tuo bel momento per decidere se valga la pena di aspettarlo.
Ci sono più incubi e sogni da svegli che con la faccia sul cuscino.
Morire imbalsamati dalla vita, chiusi in un’immagine sociale. Che bella morte ha la nostra “umanità”.
“Mi innamorai seguendo i ritmi del cuore”. Diceva Franco B. E capita così! Poi diceva: “e mi svegliai in primavera.” È questo il peccato. Troppo presto la primavera…
Voglio scappare dalla noia che mi sta rubando il tempo di vivere.
A volte la vita, come una bolla, urta spigoli ed esplode in mille gocce. Inutile inseguirle tutte! Raccoglierne almeno una è l’unica speranza.
Ho sempre più voglia di abbandonare tutto e ricominciare, ma non mi sembra di aver più il tempo… Lentamente morirò di “noia”!
La sfida più dura è quella con la vita intorno… con le cose che ti si mettono di traverso, con la ruota del tempo che s’inceppa nelle buche della strada che intraprende.
L’incomprensione aggiunge veli neri sulla stanchezza posata sul cuore ed anche l’azzurro, che una volta era gioia, diventa noiosa consuetudine.
La strada più semplice quasi mai porta in bei luoghi. La stradina piccola, stretta e accidentata, nascosta dietro l’angolo può portarci in paradiso… Entrambe le strade possono lasciarci all’inferno.
Amori, passioni, lavoro, cose… quando li tocco appassiscono. Sarà il caso che smetta di “toccarmi”.
La lucente nave di cristallo, anche in cocci, solca oceani in tempesta per arrivare all'”Isola che non c’è”!