Stefano Del Degan – Paura & Coraggio
Il coraggio di Vivere l’Essere è alla portata di tutti, ma pochi osano assaporare follia e Saggezza.
Il coraggio di Vivere l’Essere è alla portata di tutti, ma pochi osano assaporare follia e Saggezza.
Il morire è una fase del Vivere, che deve impregnarsi di dignità.
Non possiamo avere la presunzione di tracciare il sentiero per la pace, ma possiamo smettere di costruire armi e di costituire eserciti.
Essere “mortale”, non hai la forza di violentare la natura, perché di essa puoi limitarti a farne uso; in un modo o in un altro.
Oggi nel creato puoi scrutare il vivere e l’armonia, mentre nell’uomo è dominante l’oscuro e la guerra.
Fino a quando la “Madre Terra” è ammalata anche noi soffriremo e, solo nel momento in cui il creato Vivrà, anche noi saremmo parte della Gioia di Essere.
Tra i sussulti di “Madre Terra”, l’assordante Silenzio diviene incubo.
Un fiore non cessa di Essere e, nel suo finire cadendo si eleva a mantello di “Madre Terra”.
Dipingi l’attimo, rimbalzerà di Luce riflessa.
Nel Nulla si raccoglie il Tutto.
Il Risveglio accade se ci muoviamo Ascoltando la pianta dei piedi.
Il Silenzio domina Parole ed è il Sovrano dei Pensieri.
Il pensiero è il seme di un frutto che può maturare se libra nell’Essere.
In occhi di Luce si specchia l’Essere tormentato.
Il muoversi del Respiro, abita un’Armonia che echeggia nell’Essere.
L’Uomo se è tale, si differenzia dall’umano essere mortale.
Uomo, non inseguire la felicità nell’abbondanza di un raccolto, perché è quando spargi i suoi semi che la cogli veramente.