Tania Scavolini – Poesia
La poesia mi fa volare al di sopra delle miserie umane, giocando col vento e col sole, sorridendo al mare, annusando il cielo. E sono salva.
La poesia mi fa volare al di sopra delle miserie umane, giocando col vento e col sole, sorridendo al mare, annusando il cielo. E sono salva.
Ascolta la musica del cuore, non ti pentirai mai di averla fatta entrare, non ti stancherai mai di farla ancora uscire.
Prima o poi, pagliuzze secche e prosciugate che il vento dell’aldilà spazzerà via, oltre il mare, oltre il cielo, oltre gli sguardi delle persone amate, oltre l’amore ricevuto, oltre quello donato. Oltre.
È questo il segreto di chi sa, che scopri solo quando attraversi lo stesso binario, quel cammino obbligato dove prima o poi tutti passiamo. È questo il segreto che illanguidiva lo sguardo di mia madre ogni volta che pensava alla sua mamma, persa prematuramente, quei silenzi guardando ai ricordi, quegli sguardi malinconici pensando al futuro, pensando a me che avrei subito stessa sorte. È questo il segreto di chi perde un genitore, quel legame che in vita dai per scontato, ma che dopo la loro scomparsa, è sempre lì come costante presenza, come riferimento continuo, quasi più forte che prima, intenso, indissolubile. È questo il segreto.
Ascoltavo i rumori provenire dalla strada e immaginavo con malinconia la vita fuori. Ogni tanto nello spazio visivo della finestra intercettavo un gabbiano e sognavo di essere come lui, volavo con la fantasia, sognando lidi e mari lontani, ma nel frattempo ero là, sul divano casalingo, che divenne la mia seconda pelle.
Quando la realtà non ti piace, quando ci si sente soli, quando ti senti un po’ distaccata e tutto ciò che ti circonda ti sembra scontato, banale, monotono, inutile, prendi un libro e leggi.È facile farsi trasportare in un’altra realtà, in un’altra dimensione di spazio, tempo e luogo, è entusiasmante vivere durante quei momenti di lettura sotto le sembianze di eroi inventati, personaggi di fantasia, nei quali immedesimarsi, prevedendone le mosse o esserne sorpresi. È così bello far andare la mente seguendo questa scia e ti senti meno sola.
Quando si finisce un libro si rimane come privati della linfa, come privati delle ali, come privati delle onde per fluire, volare, navigare verso il fascino dell’imprevedibile. È un attimo di smarrimento, ma poi ci si orienta di nuovo, verso altri orizzonti.
È facile innamorarsi dei libri che state leggendo Perché in ognuno si rintraccia sempre qualcosa di noi, si scopre un’emozione o un pensiero che ci collega a uno dei protagonisti. Ed è così difficile lasciarli, suona proprio come un addio.
Strappiamo il grigio anonimo della circostante realtà e scopriamo la luce del cielo, del mare, della bellezza, della libertà.
E di fronte a me l’infinito delle idee che non ha confini, né spazio, né tempo.
Porta il tuo cuore di bambino oltre la riva, lì all’orizzonte dove confini non conosce.
Mi piace la semplicità delle cose semplici, dei rapporti semplici, della vita semplice. Mi piace la felicità data dalla semplicità.
La vita ti fa ricominciare da capo infinite volte e ogni volta è diversa, ogni volta devi imparare di nuovo a saperti rapportare con persone che non conosci e non ti conoscono… ma è un male questo… o un bene? Ancora lo devo capire…
Strappiamo il grigio anonimo della circostante realtà e scopriamo la luce del cielo, del mare, della bellezza, della libertà.
L’esperienza mi ha insegnato che di niente puoi avere certezza, perché il vento cambia sempre direzione e tu sei l’aquilone sospeso in cielo.
Non c’è un modo giusto o un modo sbagliato per rapportarsi al concetto della vita e della morte, credo ci voglia solo rispetto per ognuno di questi concetti, ma chi “crede” si erge a giudice e pensa che chi non crede sbaglia. Potrebbe essere anche il contrario, ma chi non crede non lo fa. Mamma, tu mi capirai senz’altro dovunque tu sia ora, nonostante tu avessi questo cruccio per me.
La vera miseria non è quella della povertà… è quella dell’anima!