Violetta Serreli – Frasi Sagge
Chi fugge nasconde sempre qualcosa. A meno che non sia inseguito.
Chi fugge nasconde sempre qualcosa. A meno che non sia inseguito.
Farsi grandi delle proprie presunte esperienze, tentando di sminuire il lavoro degli altri è tipico dei fanfaroni. La credibilità viene anche dalle piccole cose, e quando uno passa troppo tempo a parlare di sé qualcosa non quadra.
Le case di una volta avevano i muri spessi, adesso spesso non ne hanno.
Siamo talmente abituati a essere fregati, che le persone sincere non le riconosciamo più. Oppure riserviamo loro una immotivata diffidenza.
In fondo che cos’è la vanità, se non un estremo bisogno di attenzioni?
Non si può sostituire la suggestione di una vecchia valigia piena di ricordi. Ci stanno privando della nostra identità, chiudendoci in sterili scatole digitali, prive di tempo, prive di qualsiasi odore. Scatole senza cuori. I nostri, cuori.
L’ampia disponibilità di denaro dà la libertà di comprare qualsiasi cosa, ma nega la libertà di misurarsi col sacrificio.
L’arroganza è una lurida risata in faccia. Grassi singhiozzi di falsa euforia. Nel l’illusione di benessere e prepotenza che solo i soldi sanno dare.
Il nostro vero regime è la televisione.
La politica è come un polipo. Per quante decine di tentacoli possa avere, ha sempre un’unica testa.
La poesia è ciò che nascondiamo dentro. È ciò che spesso, per vergogna o per paura, preferiamo diventi un’immagine distaccata di noi stessi.
Essere testimone dell’immensa bravura di Franca Valeri è un’emozione incredibile. Lei che è stata un mito senza essere diva. Che ha intuito le mode, i costumi, le ipocrisie del nostro paese con una classe e raffinatezza uniche. Sempre in anticipo su tutto. Lei che ha portato il cabaret in Italia. Lei, che a 93 anni irrompe in teatro con l’energia di chi ama questo mestiere perché ce l’ha nel sangue… Al di là della popolarità fugace che la tv di oggi butta addosso a giovani inesperti in estasi per 2 minuti a Zelig. Lei, quando la comicità era una donna e non una sguaiata parolaccia. Lei coi suoi ricordi pieni di storia. In scena per un’ora e mezza, lei. Sconosciuta alla maggior parte del pubblico televisivo di oggi. Quando la comicità, prima di essere sesso, era cultura. Lei: Franca Valeri. Grazie…
A volte la paura fa più danni dell’incoscienza.
Mi fanno paura quelli che si definiscono appassionati di cinema perché sanno a memoria le battute dei loro film preferiti. Chi ama il cinema ama le atmosfere, le sensazioni, le riflessioni che suscita un film. L’emozione di un pianto come di una risata. Mi fa paura chi giudica la mia passione o la mia ignoranza in base a quante battute riesco a citare o a quante date ricordo. Sono proprio una fifona.
Molti luoghi comuni sono semplici verità.
A volte capita che il lavoro ti allontani dalla tua vita. Sconvolge le priorità, assorbe preoccupazioni e confonde i sogni. Il tempo passa velocemente e quando hai un attimo per pensare a chi ami, ti accorgi che vi separa un nuovo mondo di differenze. Speri in cuor tuo che nulla cambi e che mai si sospetti menefreghismo o indifferenza. Sussurri un “ti voglio bene” e aspetti che tutto torni come prima.
“L’italia nella morsa del maltempo…” come fossimo vittime della natura. Ribaltare la verità è un’arte complicata.