Walt Whitman – Verità e Menzogna
Quando esamino la fama conquistata dagli eroi e le vittorie dei grandi generali, non invidio i generali.
Quando esamino la fama conquistata dagli eroi e le vittorie dei grandi generali, non invidio i generali.
Noi tutti anche i migliori e più audaci uomini e donne sistemiamo la nostra vita tenendo conto di quello che la società convenzionalmente ordina e considera giusto.
Niente resiste tranne le qualità della persona.
Ohimè! O vita! Per queste domande sempre ricorrenti, per la folla infinita di infedeli, per le città piene di sciocchi, per il mio continuo rimproverarmi (poichè chi è più sciocco di me e più infedele?), per gli occhi invano assetati di luce, per gli oggetti perfidi, per la lotta sempre rinnovata, per gli scarsi risultati di tutti, per le sordide folle che vedo attorno a me avanzare con fatica, per gli anni inutili e vuoti di coloro che rimangono, con il resto di me avvinghiato, la domanda, Ohimè! Così triste, così ricorrente – cosa c’è di buono in tutto questo? Ohimè! O vita![risposta]Che tu sei qui – che la vita esiste, e l’identità, che il potente spettacolo continua, e tu puoi contribuire con un verso.
Mi lascio in eredità alla terra, per rinascere nell’erba che amo, se ancora mi vuoi, cercami sotto i tuoi piedi.
Se è tardi a trovarmi, insisti,se non ci sono in un posto, cerca in un altro,perché io son fermo da qualche parte ad aspettare te.
In un remoto recesso della palude,canta un uccello timido, nascosto.Il tordo, solitario,l’eremita rinchiuso in te stesso, che fugge i villaggi, canta a se stesso un canto.Canto della gola sanguinante,canto di vita sgorgato dalla morte (perché, caro fratello, io so bene che se ti fosse impedito di cantare, certamente tu ne moriresti).
To you. Stranger, if you passing meet me and desire to speak to me, why should you not speak to me? And why should I not speak to you?Per te. Straniero, se passando mi incontri e desideri parlarmi, perché non lo fai? E perché non dovrei farlo io?
Io mi contraddico?! E va beh… mi contraddico; io sono vasto… contengo moltitudini…
Mi contraddico? Certo che mi contraddico! Sono grande, contengo moltitudine!
Lascia che l’anima rimanga fiera e composta di fronte ad un milione di universi.
Io celebro me stesso, io canto me stesso, e ciò che io suppongo devi anche tu supporlo, perché ogni atomo che mi appartiene, è come appartenesse anche a te.
Fra i rumori della folla ce ne stiamo noi due felici di essere insieme, parlando poco, forse nemmeno una parola.
Eravamo insieme, tutto il resto del tempo l’ho scordato.
Eravamo insieme.Tutto il resto del mondo l’ho scordato.
Mi contraddico? Certo che mi contraddico! Sono grande, contengo moltitudine!
Lascia che l’anima rimanga fiera e composta di fronte ad un milione di universi.