Carl William Brown – Televisione
La pubblicità è una sinfonia di messaggi, è un mondo di sogni, è arte della comunicazione, si, è arte di trasmettere scemenze.
La pubblicità è una sinfonia di messaggi, è un mondo di sogni, è arte della comunicazione, si, è arte di trasmettere scemenze.
In televisione chi sbraita e parla a vanvera sembra che non dica nulla, invece qualcosa dice, per esempio afferma l’imbecillità propria e di chi lo guarda.
La tv è senz’altro una grande finestra sul mondo, perciò quando è aperta entra un gran puzza, ma non è un male, soprattutto per i feticisti.
Il fatto che certa gente insulsa scriva o parli a vanvera in tv non è grave, il fatto grave è che questi malsani personaggi trovano chi li segue; è proprio vero l’uomo moderno come i suoi predecessori è fondamentalmente masochista.
Nelle fogne ci sono solo dei topi, ma metteteci delle telecamere e fateci una trasmissione televisiva, ecco che subito si riempiranno di entusiasti protagonisti.
Ogni volta che mi acconcio per una trasmissione mi faccio la domanda definitiva: “Andrei così a cena con gli amici? No? E allora perché devo andarci in TV”?
Trovo la televisione davvero molto istruttiva. Ogni volta che qualcuno mette in funzione l’apparecchio, me ne vado nell’altra stanza a leggere un libro.
La televisione è un mezzo di comunicazione per ogni nazione.
La televisione ha provato che le persone prestano attenzione a qualunque cosa piuttosto che le une alle altre.
Il segreto della pubblicità è la costante ripetitività.
Mi piace la televisione, soprattutto perché la si spegne facilmente.
Le immagini stereotipate della seduzione sono appena comprensibili in quel teatrino manierato che è la pubblicità, ma diventano davvero fuori luogo quando invadono gli schermi, la vita d’ogni giorno.
La televisione è un’arma a doppio taglio: serve a divertirsi anche se fa perdere l’etica giusta del dialogo.
Io e Sabrina Ferilli siamo due bad girl. Dovreste leggere i nostri sms. Altro che caserma.
Un secolo fa qualcuno avrebbe potuto dire: “Se pagassero la stupidità molte persone diventerebbero ricche”.Oggi gli basterebbe guardare la tv per rendersi conto che ciò è avvenuto.
Il cabaret era nato come spettacolo di pensiero, considerato “d’elite”, dove anche la stupidità aveva risvolti intelligenti e dove l’intelligenza poteva permettersi risvolti di stupidità.
Cos’è la televisione? Una finestra sui problemi del mondo.