Benito Mussolini – Tempi Moderni
Mentre in tante parti del mondo tuona il cannone, farsi delle illusioni è follia, non prepararsi è delitto. Noi non ci illudiamo e ci prepariamo.
Mentre in tante parti del mondo tuona il cannone, farsi delle illusioni è follia, non prepararsi è delitto. Noi non ci illudiamo e ci prepariamo.
Che cos’è la normalità se non un’onvezione dell’uomo che ci omologa tutti?
Le grandi nazioni scrivono le loro autobiografie in tre manoscritti: il libro delle loro azioni, quello delle loro parole e quello della loro arte.
Da un punto di vista commerciale, se il Natale non esistesse bisognerebbe inventarlo.
L’aumento dei mezzi e quello del tempo libero sono i due civilizzatori dell’uomo.
Sono dell’idea che né il cinema né gli accadimenti della vita, lascino la gente indifferente. Ma entrambe le cose possono influenzare positivamente o negativamente.
Abbiamo molte più cose in comune con un albero che con un transistor.
Ho una vecchiaia serena. Tutte le mattine parlo con le voci della mia coscienza, ed è un dialogo che mi quieta. Guardo il Paese, leggo i giornali e penso: ecco qua che tutto si realizza poco a poco, pezzo a pezzo. Forse sì, dovrei avere i diritti d’autore. La giustizia, la TV, l’ordine pubblico. Ho scritto tutto trent’anni fa.
Il mondo è schiavo del sistema, la società è schiava del sistema, e noi siamo schiavi della società, siamo schiavi di questa società malata, dove conta solo il potere, i soldi, dove se non ti vesti in una certa maniera non sei alla moda, non sei trendy, ma cosa siamo noi? Siamo un popolo di consumatori, di venditori, di compravendite, oramai anche i sentimenti si comprano, siamo un popolo cresciuto dalla società, dal consumismo di massa, dalle pubblicità che ci fanno il lavaggio del cervello, dai programmi spazzatura della tv familiare, ci preoccupiamo di che marca di jeans o di che cellulare acquistare, mentre in Africa un bambino non si può nemmeno permettere una briciola di pane, se ci compriamo una nuova casa siamo indecisi su come arredarla, di che colore deve essere il divano, le tende, compriamo soprammobili e oggetti inutili solo per bellezza, compriamo cellulari ultra-accessoriati che tra poco ci metteranno anche la macchinetta incorporata per fare il caffè, acquistiamo orologi d’oro supercostosi e vestiti griffati per compiacerci, per metterci in mostra dinanzi alla gente, e non capiremo mai cosa abbiamo fatto veramente di utile nella vita, e se lo capiremo ci renderemo conto di quanto idioti siamo stati per tutta la vita, e solo allora impareremo a vivere come si deve. Ma per ora, per ora, siamo solo rifiuti della società, per ora, siamo solo la schiavitù del sistema.
A quando l’invenzione di un super-eroe con poteri sub-normali?
Tutti conosciamo persone uguali ad Homer!
La scienza studia il coma per sapere se c’è davvero davvero oltre la vita o se i pochi segni che arrivano sono illusioni dovuti a un’anomalia del cervello. Io sinceramente spero di andare in paradiso e sono molto curioso.
Sono decisamente per la vecchia scuola, dove bastava una maestra per imparare tutto, ora non ne bastano 5 per non sapere niente.
Non incolpare te stesso,non dare la colpa a me.Ma siamo i soli che possono nutrire la terra,così che questo albero avvelenato non cresca di nuovo.E da questi vetri di una terra spezzata,ci sarà il modo in cui potremo costruire una vita migliore per tutti.Forse le cose possono cambiare, solo se lo vogliamo.
Lo spirito commerciale è lo spirito del mondo. È senz’altro lo spirito grandioso. Esso mette tutto in movimento e collega tutto. Risveglia paesi e città, nazioni e opere d’arte. È lo spirito della civiltà, la perfezione del genere umano.
È meglio un conte che diventa ladro o un ladro che diventa conte?
Stiamo forse dando i numeri?