Michela Strega – Tempi Moderni
Forse non ti è chiaro il concetto che sei su facebook non su un set per un provino di un film a luci rosse.
Forse non ti è chiaro il concetto che sei su facebook non su un set per un provino di un film a luci rosse.
Uomini sofferenti di agorafobia, non mi riferisco alla paura degli spazi aperti, ma al timore di confrontarsi con le menti aperte!
Questa è l’epoca dello sberleffo gratuito, in cui, indubbiamente, predomina il sentimento della frustrazione.
Un mondo fantastico, una realtà distruttiva è facebook. Ti aiuta, ti fa compagnia, ma alla fine ti rovina anche. C’è chi ha un cuore sensibile, ma anche persone disoneste, dove la falsità e cattiveria non ha fondo, facebook un mondo che ha fatto tante vittime.
Oggi la tortura non è l’amore, ma la convinzione di cercare per trovare qualcosa che non esiste.
E la crisi in Italia continua a mordere senza pietà; intanto che i nostri politici si incolpano a vicenda, aumentano i suicidi di coloro che vedono calare su di loro la mannaia dello Stato. Ancora niente luce in fondo al tunnel della crisi. Per dirla con i nostri amici teutonici: “Noch kein Silberstreifen am Horizont” cioè: Ancora nessuna striscia d’argento all’orizzonte.
Non ci manca più nulla in questa epoca, abbiamo tutto tranne che noi stessi.
Vedo il sole di oggi come un sole che muove le ombre invece di riscaldare i cuori delle persone.
Gli animali sono pressoché perfetti nella loro inconsapevolezza. L’uomo, invece, che vanta consapevolezza sta distruggendo tutto. È spesso deluso, triste, incoerente. E l’intelligenza? I primi della classe creano le basi del dispotismo, ogni progresso scientifico procura un regresso umano e civile dieci volte maggiore. Io, sinceramente, faccio fatica a capirci ancora qualcosa. Non riesco a provare meraviglia per una persona perfettamente efficiente, ci deve essere un tarlo di imperfezione perché l’uomo mi stupisca ancora piacevolmente.
Essere felici in un mondo dove ci si sazia quasi esclusivamente di ipocrisia è davvero un lusso per fini intenditori.
Quarto postulato dell’essenza comunicativa postmoderna: se non lo pubblichi su Facebook non è mai accaduto.
Se vai in palestra all’unico scopo di sembrare un duro, capisci che “è dura fare i duri”
Oggi come oggi dobbiamo avere fantasia per sopravvivere alla realtà.
Da quando sono su facebook non capisco se la mia vita sociale sia iniziata o sia finita.
Ho conosciuto persone dai caratteri più variegati, e senza nessun pregiudizio riesco sempre ad accettare le loro varie sfaccettature di pensiero. Una cosa mi stupisce però dell’odierna generazione, sapete quale? Per alcuni è così fuori moda accettare il bene, che spesso si offendono più per questo che per il male che ricevono! Una cortesia, una parola d’incoraggiamento, un gesto fatto con il cuore si rivela per molti impopolare e offensivo. Come siamo cambiati. Siamo così plasmati dal male da intravederlo anche nel bene!
Viviamo per amare, ma spesso non ci amiamo.
Tutti parlano di scie chimiche! Le uniche scie chimiche che ho sentito sono quelle emanate dai fagioli!