Luca Cape – Tempi Moderni
Generazioni senza: ad alcuni se levi il telefono non sanno più come occupare il tempo, e se gli dai il tempo ti chiedono come si effettua il login.
Generazioni senza: ad alcuni se levi il telefono non sanno più come occupare il tempo, e se gli dai il tempo ti chiedono come si effettua il login.
La somma dei mali del mondo è direttamente proporzionale alla mancanza del suo amore.
La cultura del pigro si basa sulla sacrosanta ignoranza del suo interlocutore.
Sette miliardi di persone, sparse per il mondo, che vogliono tutto. Sette di miliardi di persone che ignorano la realtà preferendogli la fantasia. Che ci piaccia o no, questo è il nostro mondo. Un mondo di individui che lottano per appagare il proprio egoismo, il proprio egocentrismo, il proprio istinto prevaricatore. Un mondo di incurabili e inconsapevoli sognatori.
Viviamo nell’era in cui si grida tanto un amore falso, e quello vero lo si tiene spesso in silenzio.
Un mondo che si ostina a leggere un libro, non avrà speranza di leggere un cuore.
Siamo nati in un mondo dominato da essere incapaci di ascoltare.
Siamo pieni di giornali per adulti che andrebbero guardati con gli occhi dei bambini.
Per troppe persone ormai le belle notizie non esistono più, o sono cattive o sono semplicemente notizie che non le riguardano.
Nel caotico vivere contemporaneo, abbiamo dimenticato l’importanza del silenzio.
A volte ci poniamo delle domande a cui non troviamo risposte, tipo perché le persone non riescono più ad essere sincere, o perché l’amore vero è diventato un’utopia. O semplicemente dove sono finiti i veri valori della vita, quali il rispetto, la comprensione, l’ascolto, il sacrificio. Dove si è collocato tutto questo? Esiste ancora qualcosa di buono nell’umanità?
L’emozione della prima volta all’iscrizione su Facebook: tutto nuovo, tutto così elettrizzante. La novità si sa rende l’uomo ladro, ma purtroppo non è mancata la delusione dietro l’angolo: tutte queste maschere, tutta questa falsità, l’arrivismo e il cinismo del protagonismo, essere qualcuno conta più dell’essere vero, un mondo assurdo, un mondo che non fa per me.
La bontà è lo zerbino degli opportunisti.
La crisi ha colpito tutti, anche i sentimenti sono diventati poveri di attenzioni.
Non è semplice spiegare perché quando si è soli si è subito spinti da un’enorme compassione verso i più deboli, i non capiti, i derisi, “gli agnelli” potrei dire, mentre quando si è in gruppo a volte basta davvero poco per confondersi nel branco dei lupi.
Diverso non è pazzo.
In questo mondo di ladri siamo tutti complici.