Teresa D’Auria – Abitudine
La vita è fatta spesso di appuntamenti mancati e occasioni perdute ma ce ne accorgiamo solo quando ormai, quel treno che è passato per noi, ormai lo abbiamo perduto.
La vita è fatta spesso di appuntamenti mancati e occasioni perdute ma ce ne accorgiamo solo quando ormai, quel treno che è passato per noi, ormai lo abbiamo perduto.
Il tacere è l’abito che indosso, quando parlare non serve con chi di classe non ne capisce un cazzo.
L’abitudine è una casa all’interno della quale abbiamo rinchiuso la nostra vita, impedendoci di godere…
Certe volte ci vuole molto coraggio per trattenere un amore e troppo per lasciarlo andare.
Faremo del nostro meglio. Tu sarai la nomade, io sarò il sedentario. Tu mi porterai…
Mi impongo di non abituarmi all’abitudine affinché ella non si “abitui” a me.
L’abitudine è la più infame delle malattie, perché ci fa accettare qualsiasi disgrazia, qualsiasi dolore, qualsiasi morte.Per abitudine si vive accanto a persone odiose, si impara a portare le catene a subire ingiustizie, a soffrire, ci si rassegna al dolore, alla solitudine, a tutto. L’abitudine è il più spietato dei veleni perché entra in noi lentamente, silenziosamente e cresce a poco a poco nutrendosi della nostra inconsapevolezza, e quando scopriamo d’averla addosso ogni gesto s’è condizionato, non esiste più medicina che possa guarirci.